Flora e Miro Tabanelli rivelazione dell’anno, dall’Appennino si vede Olimpia

I fratelli rivelazione dell’anno: “Bellissimo vincere insieme, papà lavorava al circo e ci ha trasmesso l’amore per le acrobazie”

di ALESSANDRO TREBBI
5 aprile 2025
Flora e Miro Tabanelli agli X Games di Aspen. Sotto, da piccoli con la sorella Irene e con i genitori

Flora e Miro Tabanelli agli X Games di Aspen. Sotto, da piccoli con la sorella Irene e con i genitori

Freeski, 5 aprile 2025 – I successi e la notorietà sono arrivati insieme e improvvisi per i fratelli Miro e Flora Tabanelli, 20 anni il primo, solo 17 la seconda. La stagione 2024/25 di sci freestyle ha portato entrambi al primo successo in Coppa del Mondo e alla vittoria ai celeberrimi Winter X Games in Colorado e Flora anche alla conquista della Coppa del Mondo generale e all’oro Mondiale nella specialità Big Air. Col gran finale del doppio titolo italiano di Slope Style e Big Air ottenuto da entrambi ieri, sulle nevi dell’Alpe di Siusi. Una storia improvvisa e recente che parte da un luogo sperduto dell’Appennino modenese, la piccola frazione di Rocchetta tra Fanano e Sestola, e cresce sulle nevi del rifugio del Lago Scaffaiolo gestito da papà Antonio e mamma Lucia, vicino al Corno alle Scale, ma ancora in provincia di Modena. “Un posto bellissimo”.

UN POSTO CHIAMATO CASA

“Abbiamo cambiato scuola tra Fanano e Sestola, sempre in viaggio tra i due paesi – raccontano insieme Miro e Flora – e anche per quel che riguarda lo sci eravamo legati sia al Corno alle Scale che al Monte Cimone. Quando torniamo abbiamo una casa a Rocchetta, ma passiamo tanto tempo anche al rifugio di mamma e papà, facendo lunghe camminate”.

GLI INIZI COL FREESKI

Il racconto è di Miro: “La passione per le acrobazie ce l’hanno trasmessa i genitori, papà ha lavorato anche al circo. Allo snowpark mi sono innamorato nel vedere le persone della sezione freestyle che saltavano. Già prima avevamo provato anche tante altre cose ‘acrobatiche’ come pattinaggio artistico o ginnastica”. Flora ha seguito il fratello: “Avevo iniziato con lo snowboard cross, per tre anni. Poi ho visto Miro che saltava e mi sono innamorata. Anche nostra sorella maggiore, Irene, oggi è un’istruttrice”.

VAL DI FASSA

“Dall’Appennino siamo passati alla Val di Fassa: allo Ski College di Pozza potevamo mettere insieme scuola e allenamenti. Il primo allenatore? Simone Canal, un grande atleta e un’ispirazione, tutt’ora siamo in contatto, anche se oggi il nostro allenatore è Valentino Mori”.

L’ESPLOSIONE

Il 2025 ha visto l’irruzione improvvisa di entrambi ad altissimo livello. Sorprendentemente per Flora le emozioni più grandi non sono state quelle dell’oro mondiale nel Big Air a Saint Moritz o della coppa di cristallo: “Se devo scegliere due momenti dico gli X Games di Aspen, un’esperienza resa ancora più speciale dal vincere una medaglia d’oro con Miro, e la mia prima vittoria nello Slopestyle, a febbraio in Canada, nella mia gara non preferita”. Miro è più romantico: “Le emozioni più grandi? Le vittorie di Flora. Poi il primo successo in Coppa del Mondo a Tignes, lo inseguivo da tempo. E poi come per lei gli X Games”. Perché così importanti, i Winter X Games di Aspen? “Furono una delle prime gare internazionali dello sci freestyle, hanno un valore storico”.

BIG AIR PIÙ DI SLOPESTYLE

Flora spiega la predilezione per la gara di salto singolo piuttosto che per i percorsi: “Noi ci alleniamo in entrambi, ma per me Big Air è più facile, ti concentri solo su un salto”.

OLIMPIADE IN CASA

L’Olimpiade 2026 vedrà le gare di freestyle svolgersi a Livigno, la pista di casa per i Tabanelli: “Sono molto felice che siano sulla nostra pista a Livigno – racconta Flora – un’emozione unica. La pressione e la tensione ci saranno, proverò a divertirmi e dare il meglio come sempre”.

IDOLI SPORTIVI

Flora: “Per me l’idolo è Eileen Gu (2 ori olimpici e 2 mondiali, ndr), fa la modella, studia e va fortissimo nel freestyle”. Miro: “Evgenij Pljuscenko, un pattinatore, mentre nel nostro sport un norvegese con cui sognavo di competere da piccolo, Birk Ruud: oggi sono al cancelletto di partenza delle sue stesse gare”.

PIANOFORTE

I due hanno ereditato da mamma Lucia anche la passione per la musica. “Suoniamo entrambi il pianoforte – racconta Flora – la nostra insegnante Alicia Galli, a Vignola, ogni tanto ci segue ancora. Nessuna esibizione a quattro mani, ma abbiamo fatto qualche contest”

BORLENGHI O CRESCENTINE

Nella lotta tra le due specialità culinarie dell’Appennino modenese, la crêpe ripiena di lardo o l’impasto da farcire coi salumi, Miro non ha dubbi: “Borlenghi in assoluto”. Flora è di altro parere: “Crescentine o tigelle che dir si voglia, senza dubbi”.

APPENNINO E FUTURO

Infine i due parlano dei cambiamenti climatici che mettono a serio rischio il futuro degli impianti di risalita appenninici. “Oggi c’è carenza di neve, anche sulle Alpi. Speriamo con tutto il cuore che ci sia un’inversione di tendenza e torni a nevicare come alcuni anni fa: l’Appennino con tanta neve, come lo abbiamo vissuto noi, è stupendo”.

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