Golf, Scottie Scheffler vince il Masters Tournament. Deludono McIlroy e Rahm
Il numero uno al mondo ha conquistato la seconda "Giacca Verde" in carriera, in cinque apparizioni al torneo. È sempre più leader mondiale e presto anche papà. Woods solo 60°
Roma, 15 aprile 2024 – Scottie Scheffler ha travolto gli avversari nell’88° Masters Tournament imponendosi sul percorso dell’Augusta National in Georgia al termine di 72 buche ricche di emozioni. Il meteo ha giocato un ruolo importante con il forte vento a condizionare la gara. Il 27enne di Ridgewood (New Jersey) ha concluso la sua corsa vittoriosa con 277 (66 72 71 68, -11) colpi, quattro di vantaggio sullo svedese Ludvig Aberg, secondo con -7, e sette su Max Homa, Collin Morikawa e su Tommy Fleetwood, terzi con -4. Al sesto posto con -2 Cameron Smith e Bryson DeChambeau, due dei tredici giocatori della LIV Golf in campo, con il secondo che è stato al vertice nei primi due round prima di cedere nel terzo, e all’ottavo con -1 Xander Schauffele, salito in terza posizione nella classifica mondiale.
Per Scheffler si tratta della seconda vittoria all'Augusta National Golf Club in sole cinque partecipazioni. L'ultimo a riuscire in questa impresa era stato Horton Smith con le affermazioni nel 1934 (prima edizione) e nel 1936. "Non ho parole per esprimere quello che sto provando in questo momento, è un sogno. Meredith, sto arrivando", ha detto tra le lacrime di gioia, rivolgendosi alla moglie incinta che lo stava guardando dalla televisione. Tra pochi giorni infatti diventerà papà per la prima volta, in un anno per lui già d'oro che lo ha visto trionfare pure all'Arnold Palmer Invitational e al The Players. Alla terza vittoria nelle ultime quattro gare giocate (caratterizzate anche da un secondo posto allo Houston Open), ha festeggiato il nono titolo in carriera sul PGA Tour (al netto di due Major). Fenomeno anche d'incassi, ha guadagnato 12.653.735 dollari negli ultimi 35 giorni, la nuova impresa ad Augusta gli ha fruttato 3.600.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000.
Hanno deluso Rory McIlroy, numero due del ranking, e Jon Rahm, numero quattro. Il primo, 22° con +4, non è riuscito per la decima volta a conquistare il titolo che manca nel suo palmares per completare il “Grande Slam”. Lo spagnolo, 45° con +9, da poco nelle fila della Superlega araba con un contratto faraonico, campione uscente, ha mancato l’impresa di imporsi per la seconda volta consecutiva ed emulare i soli tre che ci sono riusciti: Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002).
Quanto a Woods è terminato 60° con 304 (73 72 82 77, +16) e ultimo tra i concorrenti ammessi alle ultime 36 buche. Nei primi due giri ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori con giocate attorno e sul green a livello dei suoi tempi migliori e stabilito il nuovo record di tagli superati di fila al Masters con 24. Poi la condizione fisica non lo ha più sorretto e con 82 (+10) ha segnato lo score peggiore nei 100 round disputati al Masters e con il 304 il punteggio più alto sulle 72 buche nel PGA Tour.
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