Hockey su pista serie A2. La Pumas riparte con entusiasmo: "Vogliamo confermarci in alto»
Mirko Bertolucci prepara la prossima stagione. Intanto la figlia Bianca. convocata in azzurro.
La Pumas Farmaè Viareggio riparte dal terzo posto conquistato nell’ultimo torneo di A2. Per la formazione di Mirko Bertolucci la grande novità di questa estate è l’ingaggio del primo giocatore straniero della propria giovane storia, il cileno Oscar Alberto Mora, classe 2005, difensore proveniente dal San Jorge, campione cileno e sudamericano in carica. Le prospettive per il sodalizio rossoverde sono però ancora più ampie, come dice lo stesso Bertolucci.
Come sta la Pumas?
"Ripartiamo con tanto entusiasmo dopo l’ottima stagione passata. La società è solida e quest’anno dovremmo avvicinarci sempre più ad avere un impianto nostro a Torre del Lago. Potremo così programmare meglio il futuro e, nel giro di due/tre anni, vorremmo provare a fare il salto in A1. Intanto nella stagione 2024/25 parteciperemo a cinque tornei: A2, B, under 17, 19 e 23".
Ci sono novità nell’organico?
"Il blocco storico resta quello: recuperiamo il nostro capitano Marchetti dopo il grave incidente, mentre non avremo Francesco Poletti e Michele Pesavento che saranno rimpiazzati dal cileno Mora, che ha voluto fare un’esperienza con noi e Simone Bigatti, lodigiano proveniente dal Matera".
Quali i vostri obiettivi?
"Il nostro è ancora un percorso di crescita e gli obiettivi restano i soliti: partiamo per arrivare fra le prime nel girone B di A2, in cui Camaiore e Matera sembrano le squadre più attrezzate".
Tua figlia Bianca, portiere anche nella nazionale femminile under 17 sarà in Spagna, come vivete questa esperienza?
"E’ stata lei a chiedere di poterla fare; ci tiene molto e siamo tutti contentissimi. In Spagna l’hockey femminile è un altro mondo. Solo in Catalogna nella categoria di Bianca ci sono 40 squadre in due campionati. Avrà quindi la possibilità di giocare molto e crescere. La partecipazione agli europei le ha fatto scattare la molla per provare questa nuova avventura. E’ molto ambiziosa e, giustamente, ha voluto mettersi alla prova".
Giulio Arnolieri
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