Il Santo Stefano della boxe. Houanti è il migliore. Airoud perde l’imbattibilità

Pugilato Il Baratti ospita l’edizione dedicata alla memoria di D’Onofrio. La manifestazione organizzata dal maestro Di Tullio non tradisce le attese.

di GIANLUCA SEPE -
27 dicembre 2023
Houanti è il migliore. Airoud perde l’imbattibilità

Houanti è il migliore. Airoud perde l’imbattibilità

Pensare alla boxe bolognese e al Santo Stefano Pugilistico vuol dire ricordare non solo chi sale sul ring ogni anno, ma anche chi questa manifestazione l’ha voluta, difesa e sempre sostenuta. Così è stato anche quest’anno, con un lungo applauso dedicato alla memoria di Serafino d’Onofrio, a cui è stata dedicata l’edizione 2023 di uno degli eventi più attesi dello sport bolognese, che ha aperto il Boxing Day dell’Impianto Baratti targato come sempre Pugilistica Tranvieri, con il supporto di Circolo Dozza e proprio dell’Aics di cui Serafino è stato immancabile presidente.

Pronti via e ad aprire le danze sul ring sono Samuele Carli (Tranvieri) e Gianmarco Nanni, due Youth che si studiano poco e provano subito a scaldare il pubblico con alcuni bei piazzati. A spuntarla è il ragazzo di Sergio Di Tullio, sostenuto dall’incitamento del pubblico. Il secondo match è il primo dei tre derby di giornata con il tranvierino Rayan El Gomri opposto a Luca Masini (Regis).

L’atleta allenato da Moreno Barbi si muove molto e porta diversi colpi sin dai primi round, con Gomri bravo a schivare e rispondere rimanendo sempre a distanza fino al guizzo che vale il successo. Nel terzo incontro, di fronte il 60 chili Michael Martmann (Bruzzese) e Hanobakri El Sayed: la sfida si apre subito con ritmi alti con nessuno dei due che ha intenzione di risparmiarsi. Anche in questo caso però è l’angolo rosso a vincere. E’ poi la volta di Federico Bruno (Tranvieri) contro Matteo Morri. La sfida scorre equilibrata, il più costante però è Bruno che vince. Sul ring salgono Ahmed Razaa (Tranvieri) e Amir Shahzad, con Razaa molto paziente a lavorare con il sinistro per azzerare anche i centimetri di gap in altezza. Il lavoro on paga, con i giudici che assegnano la vittoria a Shahzad.

La sfida tra Rinaldo Nuhu (Budrio) e Nicholas Chiaramonte (Bruzzese) accende il pubblico diviso tra i due. È Chiaramonte a vincere accompagnato dal boato dei presenti. Negli ultimi due incontri dilettanti, vittorie per Amin Hanouch e Ismail Houanti (Tranvieri), quest’ultimo vincitore anche del titolo come miglior pugile della manifestazione alla memoria di Serafino d’Onofrio, su Tommaso Leucci (Sempre Avanti) e su Nicolò Ruscelli. Infine l’incontro pro tra il bolognese Ismail Airoud e Mohammed Graich. L’atleta di Bentivoglio ha comandato prendendosi il ring, ma non ha mai portato colpi decisivi con Graich pronto sempre ad affondare il colpo, decretando al contempo la fine dell’imbattibilità di Airoud.

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