Il sogno di Bologna è realtà. Suo il trono dei superwelter
Il pugile fiorentino a Bologna ha battuto il campione Schinina: "Ora una palestra"
Il sogno che si avvera. Paolo Bologna, fiorentino, 28 anni compiuti lo scorso 8 dicembre, è il nuovo campione italiano de superwelter. Ha conquistato il titolo a Bologna battendo con verdetto unanime il campione uscente Federico Schinina.
Era tanto che aspettava questo momento, finalmente è arrivato. "È da quando ho iniziato a fare boxe che mi ero posto questo traguardo, ancora non mi sembra vero, è la soddisfazione più grande della mia vita".
Quando ha indossato la prima volta i guantoni? "Non avevo ancora compiuto 16 anni, mi avvicinai per svago alla palestra Samurai di via Corelli, ero uno dei più giovani e sei mesi dopo salii già sul ring".
È iniziata così la sua carriera. "Da dilettante ho disputato 60 match vincendone 43".
Poi il passaggio a professionista. "Nel 2020 decisi di lasciare il lavoro di carrozziere per dedicarmi a tempo pieno alla boxe. L’avvento del Covid mi giocò però un brutto scherzo perché mi lasciò senza pugilato e senza più un lavoro. Mi adattai a fare un po’ di tutto, anche a consegnare le pizze. Per fortuna ripartimmo, anche se nel frattempo la Samurai aveva chiuso per sempre".
Un altro grosso problema. "Ero in contatto con la Boxe Lastra a Signa, mi rivolsi a loro e mi accolsero con piacere portandomi a fare il primo incontro da pro’ che vinsi. Ho avuto fortuna perché senza di loro non ce l’avrei mai fatta".
Continua ancora ad allenarsi là? "Sì, ogni pomeriggio vado e ritorno in treno. Mentre la mattina faccio la preparazione fisica alla palestra Kodokan di Rifredi dove sono istruttore".
Con chi si allena? "Con Mirko Ricci e il preparatore atletico Jobel De Castro, un filippino che gioca al Calcio storico con me ed è un forte rugbista".
Lei, infatti, è anche un calciante. "Col Calcio ho iniziato a 18 anni, faccio parte degli Azzurri perché vivo a Ponte di Mezzo e mi sono sempre sentito attaccato al mio quartiere".
Nel pugilato e sul sabbione il suo nome d’arte è ’The Gladiator’. "Mi chiamano così perché sono un combattente e non mi arrendo mai".
Il suo prossimo obiettivo? "Aprire una palestra tutta mia. È un altro sogno che ho in testa da sempre".
Franco Morabito
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