Davide Fedrigucci: il tiro a volo mi ha riportato alla vita
Davide Fedrigucci racconta come il tiro a volo lo ha aiutato a superare le difficoltà e a eccellere nello sport, vincendo titoli mondiali.

Spagnuolo, Fedrigucci e Vetri (assessore di Urbino) dopo aver partecipato all’ incontro dedicato al protagonista del tiro a volo
"Il tiro a volo mi ha dato la possibilità di tornare a uscire e ad essere competitivo con le persone normodotate, mi ha riportato alla vita, ho ricominciato a frequentare gli amici. Prima di appassionarmi a questo sport pensavo solo al lavoro". Davide Fedrigucci, campione del mondo di para trap, il tiro a volo per atleti disabili, ha iniziato così il suo racconto ai soci del Panathlon Club Pesaro. L’importanza della promozione sportiva per le persone con disabilità e la scoperta di uno sport, il tiro a volo, che ha portato al Paese numerose soddisfazioni arricchendo frequentemente il medagliere olimpico, sono state al centro della prima serata conviviale dell’anno del Club presieduto da Angelo Spagnuolo.
"Lo sport mi è sempre piaciuto, dopo l’incidente in moto che nel 2002 ero abile dalle braccia in giù, sono stato 7 anche 8 anni senza praticare sport. Ho scoperto il tiro a volo tramite un amico che mi ha convinto ad andare a provare su un campo di tiro. È stata un’esperienza che mi ha subito gratificato. Ho iniziato ad appassionarmi a questo sport e ho visto che riuscivo a mitigare la differenza con i normodotati e ad avere anche prestazioni superiori. Poi sono iniziati ad arrivare i successi. Nel 2023 sono riuscito a portare a casa il Campionato Italiano, il Gran Premio Europeo di Brno e il Mondiale, una bellissima soddisfazione. Già in precedenza ero arrivato alle finali mondiali, ma l’emozione gioca un ruolo importantissimo. Questa volta, pur non essendo partito benissimo, sono riuscito a ritrovare la concentrazione e a guadagnare l’agognata medaglia. Il tiro a volo è uno sport longevo, che consente una carriera lunga, ma è anche uno sport piuttosto costoso, nelle Marche siamo in 4 a praticare il para trap. Ci vuole una buona preparazione fisica per la parte alta del corpo, ogni sera faccio esercizi per braccia e busto, e ogni weekend gare in giro per l’Italia per tenermi in allenamento. Il para trap non è ancora una disciplina inserita nel programma delle Paralimpiadi, speriamo lo diventi prima di Los Angeles 2028".
l.d.
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