La stella di Crociani brilla a Parigi: "Felice, penso già a Los Angeles"

Il triatleta in luce nella staffetta: "Credo di non essere mai riuscito a fare una prestazione del genere"

6 agosto 2024
La stella di Crociani brilla a Parigi: "Felice, penso già a Los Angeles"

Il triatleta in luce nella staffetta: "Credo di non essere mai riuscito a fare una prestazione del genere"

Che lunedì olimpico, per Alessio Crociani. Il triatleta riminese è finito sesto, assieme ai compagni dell’Italia, nella staffetta mista. Un posizionamento che poteva essere nelle previsioni della vigilia ma in cui ci sono dentro tanti aspetti particolari. Il tempo, 1h27’11’’, è di tre secondi superiore a quello del Portogallo e di cinque inferiore a quello della Svizzera. Le prime tre sono arrivate in volata, con oro alla Germania in 1h25’39’’, argento e Bronzo a Stati Uniti e Gran Bretagna un secondo dietro. Parecchio distante, dunque, la zona medaglia. Eppure, il turno di Crociani è stato fantastico. Nell’alternanza uomo-donna, ha cominciato per l’Italia Gianluca Pozzatti, poi Alice Betto e, come terzo, Alessio Crociani (infine, Verena Steinhauser). Il riminese ha chiuso col tempo di 20’16’’, il primo in assoluto tra tutti gli atleti impegnati nel terzo turno.

L’Italia, grazie a Crociani, si è avvicinata alla zona medaglia fino a sfiorarla. Merito soprattutto di una frazione a nuoto straordinaria, in cui il non ancora 23enne ha scelto una traiettoria differente rispetto alla maggioranza degli avversari, più breve ma estremamente più faticosa e dispendiosa. L’ha percorsa a tutta e ha guadagnato secondi preziosi. Lasciata alle spalle la Senna, Alessio ha affrontato la frazione in bici, chiudendola al terzo posto del turno 3, e poi quella a piedi, in cui è finito quinto di frazione. Il risultato parziale è un quarto posto per l’Italia che poi è diventato sesto al termine dell’ultimo turno. Quasi impossibile, in ogni caso, pensare di poter raggiungere il podio, viste le prove delle big di Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. "Penso di non essere mai riuscito a fare una prestazione del genere – ha detto a caldo Crociani al termine della gara dell’Italia –. Peccato per l’ultima frazione dove abbiamo perso un po’, però comunque ci siamo difesi. Penso di essere felice. Tutto ciò servirà come grinta in più per Los Angeles". Già, perché l’obiettivo di lungo termine, per un atleta così giovane, non può che essere la prossima avventura a cinque cerchi, quella americana del 2028. Ieri si è visto cosa può già mettere insieme Crociani su questo tipo di distanze e la crescita promette bene. Nella sua prima prova di questi Giochi aveva chiuso al 30° posto con 1h48’19’’, ma la lunga distanza ha influito. Ieri l’ottima prova sui 300 metri a nuoto, i 7 chilometri in bici e i quasi 2 (1.8) a piedi. Sguardo rivolto al futuro.

Loriano Zannoni

Continua a leggere tutte le notizie di sport su