L’impressionante accelerata di Greg: "Ora certi errori non li faccio più"

Nuoto Paltrinieri tirato a lucido: "Per la prima volta ho preso la batteria come una finale. Sono contento"

di ALESSANDRO TREBBI -
30 luglio 2024
L’impressionante accelerata di Greg: "Ora certi errori non li faccio più"

Espressione soddisfatta, ottimismo verso la finale. Paltrinieri a Parigi è carico

Un’accelerata impressionante ai 350 metri, per mettersi dietro Finke e Jouadi e volare verso una qualificazione che fa da contraltare perfetto a quella di Tokyo, ultimo tempo in batteria che portò all’argento. Qui terzo tempo totale e un Paltrinieri tirato a lucido, incitato da un pubblico numerosissimo. Tirato a lucido e molto positivo, negli atteggiamenti e nelle parole, alla vigilia di una finale, quella degli 800 metri, che potrebbe davvero regalargli la sua quarta medaglia a cinque cerchi vista anche l’ecatombe di ‘big’ in batteria.

Paltrinieri, ci racconti...

"Stamattina – ieri per chi legge, ndr – è andata molto bene. Ho preso la batteria come se fosse una finale, non l’avevo mai fatto prima in carriera".

Scusi, sul serio?

"Sì, impensabile vero? Nuoto praticamente da trent’anni e l’ho provata per la prima volta all’Olimpiade. Ma c’è sempre da imparare, doveva essere come una finale, dovevo spingere da subito".

Come mai questa scelta?

"Ho perso troppe opportunità, forse anche medaglie, facendo lo scemo in batteria. Non potevo più permettermi un errore del genere. Sono contento". C’è margine per la finale? "Non so quanto, perché tutti abbiamo spinto. In certe gare, come questa, è più difficile entrare in finale che poi la finale in sé, lì può sempre succedere di tutto".

Lo dimostrano gli eliminati eccellenti: Wellbrock, Short e Romanchuk.

"Siamo in dieci atleti più o meno tutti sulla stessa linea, capaci di prestazioni simili, e lo si è visto. Una gara simile a quella di Martinenghi, con tanta gente nella top ten dell’anno o all times. Forse non scenderemo molto nei tempi, ma sarà una battaglia domani (oggi, ndr)". Ci racconti un po’ questa batteria...

"Ho cercato di non strappare nei primi 400 metri, non come nella finale di Tokyo dove ero partito fortissimo. Qui sono andato in progressione, anche se nell’ultimo 50 ho effettivamente subito un po’ il ritorno degli altri".

A proposito, rispetto a Tokyo la vediamo in tutt’altra condizione?

"A Tokyo ho lottato coi denti dove potevo, ma stavo male. Oggi sto meglio, allora mi ero qualificato per la finale da ultimo. Non stavo bene nemmeno l’anno scorso a Fukuoka ai Mondiali". Ha cambiato qualcosa?

"Sì, ho sistemato alcuni problemi. Ho capito cosa potevo migliorare anche nell’alimentazione e mi sono avvicinato meglio. Sono arrivato direttamente da Livigno due giorni prima del debutto. A Tokyo non avevo potuto farlo, ovviamente".

Ha criticato l’organizzazione delle gare nella Senna: che pensa di Parigi 2024?

"Cosa penso? Ci sono state Olimpiadi organizzate meglio".

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