Lucci, missione Dakar: "Voglio puntare in alto"
Il centauro in partenza per il rally che scatterà il 3 gennaio in Arabia Saudita "Questa gara è il mio obiettivo principale per cui lavoro tutto l’anno".
Il tempo di festeggiare il Natale in famiglia, preparare la valigia e partire alla volta dell’Arabia Saudita per la Dakar 2025. Dal 3 al 17 gennaio due aretini saranno impegnati nel rally più affascinante e difficile al mondo come quello della Dakar. Con le auto Stefano Marrini, originario di Cesa che torna a distanza di cinque anni dall’ultima apparizione in questo rally. Insieme a lui, a pochi chilometri di distanza ci sarà un altro aretino in sella ad una moto: Paolo Lucci, da Castiglion Fiorentino.
"Partirò domani - racconta Paolo Lucci - poi una volta arrivato in Arabia Saudita nelle giornate di martedì e mercoledì sarà impegnato in alcuni test con la moto e soprattutto verifiche in vista del via della Dakar previsto il prossimo 3 gennaio".
Che edizione ci dobbiamo aspettare?
"Sarà davvero tosta - risponde il centauro castiglionese - sono previsti tanti chilometri di prove speciali senza considerare poi i trasferimenti. Tra l’altro sono state inserite due tappe marathon nella prima settimana. Sono due tappe che non prevedono assistenza per i piloti in gara. Sarà necessario prestare la massima attenzione".
Come arrivi a questo appuntamento: come ti sei preparato?
"Sono riuscito a prepararmi, ad allenarmi, molto bene in vista della Dakar - prosegue Lucci - negli ultimi mesi ho voluto provare la guida sulla sabbia concentrandomi su percorsi in Tunisia. Poi sono stato in Olanda e Sardegna proprio per essere pronto e lavorare sui dettagli".
Con quale moto correrai la Dakar 2025?
"Sarò alla guida di una Honda, un prototipo, e potrò contare sull’assistenza del team RS Moto Rally".
Cosa rappresenta per te la Dakar?
"È l’obiettivo principale, quello per il quale lavoro e mi alleno tutto l’anno. L’obiettivo è ovviamente quello di poter ottenere il miglior risultato possibile. Adesso però sarà importante trovare il giusto feeling con la moto, imparare a conoscerla per trovare quella confidenza necessaria e utile per arrivare il più lontano possibile in una competizione difficile come è appunto un rally come la Dakar".
Intanto Castiglion Fiorentino si prepara a seguire ancora una volta il suo centauro, Paolo Lucci, sognando di vederlo arrivare davvero il più lontano possibile.
Matteo Marzotti
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