Ping pong, il maestro classe ’58 a Chengdu tra strategie e focus. Costantini va in Cina: lezioni a tutto il mondo
Massimo Costantini, senigallese, è un ambasciatore del tennistavolo nel mondo. Ha guidato un Global Training Camp in Cina, condividendo conoscenze e competenze con atleti e allenatori da sei continenti. Un esempio di come l'Italia continui ad avere influenza nello sport mondiale.
Il senigalliese Massimo Costantini, ambasciatore del tennistavolo – o ping pong come è comunemente chiamato – nel mondo. Il tecnico classe 1958, da pongista il più grande azzurro della disciplina, nonché il primo a partecipare a una Olimpiade (Seoul 1988), da tempo è uno dei tecnici più celebrati e apprezzati al mondo: dopo aver allenato varie nazionali, contribuendo allo sviluppo della disciplina in Paesi come Stati Uniti e India, da anni lavora per la Federazione Internazionale col compito di promuovere lo sviluppo del ping pong a livello mondiale, con frequenti spostamenti dalla sua Senigallia dove, lavoro permettendo, ha sempre vissuto. In questa veste Costantini nei giorni scorsi ha guidato il Global Training Camp di Chengdu, in Cina, a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i continenti, un evento senza precedenti nella storia del tennistavolo organizzato nel Paese che più di ogni altro ne è il movimento guida. "La scelta di Chengdu non è stata casuale – spiega Costantini –. L’area è una delle roccaforti storiche della disciplina: si è trattato di una esperienza di approfondimento unica, in cui atleti e allenatori hanno potuto condividere conoscenze e competenze, andando oltre le barriere geografiche, culturali e sportive". Costantini ha guidato i partecipanti attraverso sessioni di allenamento avanzate, condividendo segreti e strategie che hanno contributo a plasmare il successo suo, come coach, e degli atleti che ha allenato. "Un evento che ha permesso di condividere la passione per il ping pong, unendo nella diversità sportivi provenienti da sei continenti", aggiunge Costantini, la cui presenza ha anche testimoniato l’influenza che i tecnici italiani continuano ad avere nello sport mondiale. Prima di partire per la Cina, l’ennesimo viaggio di una carriera che lo ha visto, da coach, allenare le Nazionali di Italia, Emirati Arabi, India e il club Icc di San Francisco negli Stati Uniti, Costantini, sempre molto legato alla sua Senigallia, aveva parlato come relatore all’Iis Padovano, trattando ai maturandi delle quinte classi il tema "Sport come modello di vita". "Una gran bella esperienza, istruttiva e molto stimolante", sottolinea il coach, abituato a confrontarsi coi giovani nelle palestre di tutto il mondo.
Andrea Pongetti
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