Pugilato: dopo le medaglia ai nazionali di gym boxe. Gran galà con premi per la ’Enrico Bertola’
La Pugilistica Carrarese 'Enrico Bertola' premia i suoi atleti per i successi ottenuti nella gym boxe, con due secondi e tre terzi posti nella fase nazionale. Allenatore e società elogiano il gruppo per l'impegno e la crescita.
Serata di riconoscimenti in casa della Pugilistica Carrarese ’Enrico Bertola’ che nella pizzeria ’Cammi cammi’ ha festeggiato i suoi atleti che, dopo avere vinto i rispettivi titoli regionali nella gym boxe (il pugilato senza contatto fisico), di recente a Lido di Fermo, nelle Marche, hanno partecipato alla fase nazionale ottenendo due secondi e tre terzi posti. Questi gli atleti premiati: secondo posto per Aurora Gabelloni (junior, –63 kg, passata negli Iba 57 kg) e per Nina Ricci (junior, –91 kg); terzo posto per Mia Paita (junior, –57 kg passata negli Iba school girls, 54 kg), Linda Consoli (junior, –69 kg), Marianna Rinaldi (master, –63 kg). Si sono invece fermati ai quarti di finale Noah Bellavigna (junior, –91 kg), Marco Calcina (junior, –69 kg), Alessandra Biancardi (master, –52 kg).
"E’ un gruppo fantastico, con atleti e genitori molto affiatati – dice l’allenatore Michele Terenzoni, che è anche il responsabile regionale della gym boxe –. Molti di questi vengono in palestra dall’età di 5 anni e quando vanno sul ring danno tutto e adesso qualcuno passa anche alla Iba, la boxe con contatto, il pugilato vero. Non è semplice portare un atleta a fare contatto pieno, la boxe è uno sport duro, ma abbiamo fatto tanto lavoro che ha prodotto grandi risultati".
"La Gabelloni e la Paita, le due altete passate all’Iba, esordiranno proprio nella riunione di boxe in calendario a Carrara il prossimo 5 ottobre – continua Terenzoni –. Nella gym boxe sono tutti amatori, non c’è età, ma tutti si mettono in gioco e alla fine hanno anche vinto i titoli regionali di categoria, e questo dà molta soddisfazione".
Elogi arrivano anche dal ds Franco Franchini: "E’ stata una bella esperienza, poteva starci qualche risultato in più, ma non abbiamo rubato niente a nessuno. Per i ragazzi è stata una esperienza di crescita, ma anche allenatore e società ne hanno tratto giovamento".
Maurizio Munda
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