Rotellistica, il sogno svanisce sul più bello. Ancora rinviato l’appuntamento con la storia
Hockey su pista La coppa Italia di serie A2 va al Thiene. I versiliesi di Alberto Orlandi battuti in finale come accadde due anni fa

La Rotellistica Camaiore sconfitta ieri a Trissino in finale di Coppa Italia
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ROTELLISTICA CAMAIORE: Taiti, Motaran, Maremmani, Pardini, Alonso, Ballestero, Mattugini, Raffaelli. All. Orlandi.
THIENE: Comin, Luotti, Rigo, Ballardin, Zanini, Poli, Mandarini. All. Retis.
Arbitri: Rago-Marinelli.
Marcatori: 19’ pt Poli; 13’ st Mandarini.
TRISSINO – Esattamente come due anni fa. La maledizione di Coppa del Camaiore prosegue e così, se allora a festeggiare fu il Breganze, stavolta è il Thiene ad alzare il trofeo. Diciamolo subito, nonostante l’impegno al PalaDante di Trissino non si è visto un bel Camaiore. Camaiore che ha sì impegnato l’estremo ospite Comin, ma che non ha mai messo in pista una qualità di gioco degna di una finale. Ci sono stati anche due legni colpiti, verità, ma la scintilla che potesse anche far solo illudere che la coppa prendesse la via della Versilia non c’è, in realtà, mai stata.
Eppure l’inizio partita era stato confortante con i tentativi di Motaran, di Pardini, ancora Motaran e Alonso in stretta sequenza. Ma il Thiene, aggrappato al suo estremo difensore, ha saputo dimostrarsi più pratico sfruttando le indecisioni camaioresi. Dopo un palo dell’ex Trissino Rigo, Poli sblocca su assist di Rigo che sottrae una pallina alla difesa. L’inizio ripresa conferma i difetti del primo tempo. Poca precisione sotto porta e scelte discutibili in fase difensiva. Pardini sfiora il pareggio, ma poi Alonso blocca di stecca Zanini, addirittura al limite dell’area veneta, provocando un tiro diretto. Tiro che Rigo, al cospetto di un reattivo Taiti, non concretizza. In una evidente anemia offensiva ci prova Maremmani in azione personale, ma la sua girata in caduta si infrange sul palo. Insomma cercasi concretezza; concretezza che invece non difetta ai vicentini che, con Mandarini sotto porta su imbeccata di Luotto, trovano il 2-0. Orlandi prova a mischiare le carte ordinando la difesa a zona ma i frutti non arrivano, al netto del nuovo tentativo di pura rabbia di Maremmani, che impegna Comin addirittura alla respinta di casco. Gli ultimi minuti sono accademia con Poli che sfiora il 3-0, colpendo il palo, e con il solito Comin a dire di no a Raffaelli e a Alonso.
"C’è da essere onesti con noi stessi - commenta Orlandi -. Abbiamo fatto male. Troppi ragazzi hanno giocato sotto ritmo, quasi impauriti, e la responsabilità è mia che non ho saputo caricarli e dar loro la necessaria serenità. Il loro portiere è stato bravissimo, ma in 50’ di gioco ho contato pochissime giocate positive. Il nostro primo obiettivo stagionale è saltato. Adesso c’è da ributtarsi in campionato con un altro spirito, anche perché è da un mese che non vinciamo e che non facciamo prestazioni degne della nostra qualità".
Sergio Iacopetti
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