Sport e Avis a braccetto con i ’Giochi Donalimpici’
L’evento ha coinvolto in tutto il 2024 undici società sportive, per 300 donazioni

Il bilancio della manifestazione, ieri mattina in sede Avis con l’assessore Carità
Terminata la prima edizione dei Giochi Donalimpici, la competizione organizzata da Avis dove l’importante era il gesto di "metterci il braccio", per aiutare gli altri e combattere i troppi pregiudizi che si associano a sport e donazione di sangue. Nei dodici mesi del 2024 sono state circa 300 le donazioni conteggiate e undici le associazioni sportive che hanno partecipato: Palestra Ginnastica Ferrara, Antares Copparo, Ferrara Basket 2018, Asd Atletica Estense, Ferrara Tchoukball, Format Ferrara, Scuola Basket Ferrara, Vis 2008, Pol. Dil. Quadrilatero, Ju-Jitsu Ferrara e Ferrara United Pallamano. Al quarto posto la Vis 2208 del patron Filippo Bertelli, terzo il Ferrara Tchoukball, seconda la Polisportiva Quadrilatero e sul gradino più alto del podio la Pgf, rappresentata dal presidente Franco Mantero e dal ginnasta Andrea Passini. Alle prime tre società sportive è prevista l’erogazione di un contributo economico (1500 euro alla prima, 1000 alla seconda e 500 alla terza) legato alla realizzazione di progetti di valenza sociale o per l’acquisto di materiale sportivo. I Giochi Donalimpici sono un progetto di Avis provinciale e comunale, ideato da Mirko Rimessi, promosso dall’associazione per essere ancora più protagonista nel mondo sportivo cittadino: per farlo si è rinsaldata la partnership con le delegazioni provinciali di Coni e Comitato Italiano Paralimpico, oltre al Panathlon Club Ferrara, l’Associazione Olimpici Azzurri e l’Unasci. "L’Avis è una delle associazioni che più collabora con l’amministrazione comunale – le parole dell’assessore allo sport Francesco Carità –, quella dei Giochi Donalimpici è un’iniziativa virtuosa e lodevole che serve per dare un segnale su quanto sia importante donare sangue e plasma. Il mondo dello sport dona a prescindere, ma con questa iniziativa lo ha fatto ancora di più". "Abbiamo voluto sfatare un mito – la precisazione del presidente di Avis Provinciale, Davide Brugnati –, quello che un atleta non può donare perché va contro alla sua attività agonistica. Non è così, sport e donazione possono viaggiare a braccetto". Jacopo Cavallini
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