"Adamant decimata, chiediamo più tutela"
Basket serie B: la vittoria di San Bonifacio riapre la questione arbitri "L’azione di Turini andava fermata a metà campo, viene concesso troppo".
Il terzo successo consecutivo dell’Adamant a San Bonifacio è passato in secondo piano in virtù degli infortuni di Turini e Tio: il primo, in particolare, sembra essere abbastanza serio, e in attesa degli esami il timore è che possa essere interessato il legamento crociato del ginocchio sinistro. In quel caso la stagione dell’esterno ex Cecina sarebbe virtualmente finita, con Ferrara che sarebbe costretta a proseguire il campionato senza una rotazione importante sul perimetro. Il tecnico Giovanni Benedetto non ha apprezzato la direzione di gara dei due arbitri, e ha puntato il dito contro un’aggressività eccessiva troppo tollerata dai due in grigio: "Non ce l’ho con i nostri avversari, sia chiaro, ma con chi sta permettendo questo scempio: la gestione delle partite da parte degli arbitri non va bene, ci sono contatti troppo duri che vengono concessi, e ne fanno le spese i giocatori che si fanno male e le società che investono denaro. L’azione di Turini andava fermata a metà campo, c’era fallo già lì, non era necessario portarla fino alla fine sollecitando ancora di più il giocatore: così non è più pallacanestro, lo dico chiaro e tondo. Attenzione, non pretendo che si tratti Ferrara in un modo e le altre squadre in un altro: quando abbiamo perso a Pordenone, e lì si era giocato a basket, abbiamo fatto i complimenti agli avversari e siamo stati zitti.
Ma qui si sta andando oltre, è vero che abbiamo vinto ma abbiamo perso per strada due giocatori: preferivo il contrario. Il livello degli arbitri è scadente, la gestione dei quaranta minuti deve cambiare: si fischiano delle assurdità e si lasciano passare falli ben più evidenti, mettendo a rischio la salute degli atleti. Non è accettabile andare avanti in questo modo". Da tempo in seno alla dirigenza biancazzurra c’è del malcontento per il trattamento riservato alla squadra, soprattutto fuori casa, e gli infortuni di San Bonifacio hanno alimentato la questione: l’Adamant chiede maggiori tutele in primis per salvaguardare l’incolumità dei propri giocatori e poi per le ambizioni di piazza e società. E domani si torna già in campo, con un’Adamant decimata che dovrà stringere i denti ed appigliarsi al suo pubblico per centrare il quarto foglio rosa consecutivo con Jesolo.
Jacopo Cavallini
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