Ancona espugna Civitanova e ribalta anche la differenza canestri nello scontro diretto. Tabelloni rotti, infortuni: Senigallia non si ferma
Recanati non perde lucidità e smalto nella volata finale contro Teramo, tra i protagonisti Mancini e Gamazo
Virtus Civitanova
69
Cab 1968 Ancona
78
: Arienti 20, Luciani ne, Bini 6, Botteghi 8, Felicioni 2, Vallasciani 12, Cicconi Massi ne, Abbate, Fermani ne, Bazani 17, Micalich 4, Seri. All. Schiavi.
ANCONA: Bora 6, Gallo 2, Virgili 9, Filippetti, Piccionne 14, D’Agnano 11, Kumer 2, Tamboura 4, Barletta 2, Zanotto 15, Paoletti 13, Balducci ne. All. Petitto.
Note: parziali 13-13, 32-33, 50-48. Usciti per 5 falli: Bazani.
Fatali per la Virtus Civitanova gli ultimi minuti quando Ancona è più precisa a canestro assicurandosi quel vantaggio che i locali non riescono più a colmare.
La Virtus rimane a mani vuote in una partita importantissima che non solo annulla il vantaggio dato dalla vittoria dell’andata, ma il risultato è penalizzante per la formazione di coach Schiavi come differenza set (i civitanovesi hanno vinto di 6 ad Ancona, ma perso di 9 in casa). La squadra di coach Petitto è apparsa più lucida e pimpante, mentre dall’altra parte hanno avuto un peso l’assenza di Cicconi Massi e le non perfette condizioni di Bini, sceso ugualmente in campo nonostante fosse reduce da giorni con l’influenza. La gara si mantiene sul filo dell’equilibrio con le contendenti sempre pronte a ribattere colpo su colpo, una volta è la squadra di casa a portarsi avanti e un’altra la formazione ospite. Questo andamento un po’ a tiramolla si ripete spesso fino a quando nelle battute finali Ancona piazza il break decisivo ed è abile a contenere la reazione dei civitanovesi.
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