Basket serie B. Adamant al bivio

E’ prima e imbattuta, ma valuta cosa fare sul mercato

di Redazione Sport
15 ottobre 2024
E’ prima e imbattuta, ma valuta cosa fare sul mercato

E’ prima e imbattuta, ma valuta cosa fare sul mercato

L’Adamant ha colto il suo quarto successo consecutivo in campionato contro Montebelluna, in una gara scorbutica per due quarti e mezzo che gli uomini di Benedetto sono riusciti a portare dalla loro parte soltanto dal 25’ in poi, grazie ad una ritrovata coesione difensiva e ad un tasso tecnico oggettivamente superiore rispetto a quello degli avversari, comunque battaglieri per larga parte del match. Chi si aspettava una "scampagnata", infatti, è rimasto deluso, perché alla prima uscita senza il suo play titolare Ballabio, Ferrara ci ha messo un po’ per trovare il giusto equilibrio soprattutto in regia. E la partita di domenica, seppure l’avversario non fosse dello stesso livello, può aver lasciato qualche spunto in ottica futura: se è vero che l’Adamant dovrà fare a meno di Ballabio almeno per una quarantina di giorni, beh, diventa difficile pensare che il duo Santiago-Marchini possa alla lunga sobbarcarsi compiti di regia così impattanti. Entrambi hanno caratteristiche differenti da un playmaker puro, e spostandoli da "1", Ferrara perde parecchio sul perimetro, visto che i due esterni nell’idea di quest’estate avrebbero dovuto pensare in primis a finalizzare e in secondo luogo a creare gioco per i compagni.

E’ evidente che in questo momento all’Adamant manca una rotazione importante, in un ruolo delicato come quello del play, e all’orizzonte ci sono due gare chiave per la classifica: la trasferta di Pordenone e la gara casalinga con Oderzo, da cui Ferrara dovrà uscire bene per non dilapidare in parte quanto ottenuto in queste prime quattro partite. Sul tavolo della dirigenza biancazzurra ci sono due opzioni: stringere i denti e proseguire con questo assetto, aspettando il ritorno di Ballabio, che però potrebbe avvenire soltanto nella seconda metà di novembre o addirittura ai primi di dicembre (e in questo caso il giocatore salterebbe dalle sei alle otto partite) oppure non lasciare nulla al caso e decidere di intervenire per aggiungere quel tassello in regia che ora manca, ma che col ritorno di Ballabio potrebbe addirittura essere complementare e andare a definire ulteriormente la batteria degli esterni. La palla passa alla società, la decisione non è facile: di certo si prenderà la scelta migliore per il bene della squadra.

Jacopo Cavallini

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