Bonacini, parola di (doppio) ex: "Occhio Forlì, questa Urania vale"
Il play, stabilitosi in città e ora in B a Livorno, legge la sfida di domani sera a Milano: "Sarà un match intenso"
Davide Bonacini, 34 anni, in forza alla Pielle Livorno in serie B, è stato dal 2015 al 2019 un giocatore della Pallacanestro 2.015. Playmaker di razza, con licenza di compiere scorribande nelle aree avversarie, il regista reggiano ha chiuso la sua avventura forlivese con 133 presenze, 809 punti, la conquista di una Coppa Italia di serie B e la promozione in A2 al primo anno di vita della società di via Corridoni. In seguito ha giocato a Montegranaro, Piacenza, Mantova, Rieti e nella scorsa stagione proprio con l’Urania Milano, domani sera (inizio ore 20.30) avversaria dell’Unieuro all’Allianz Cloud, lo storico Palalido completamente rinnovato cinque anni fa.
Bonacini, che ricordi ha della sua esperienza in Romagna?
"Veramente bei ricordi. Fra l’altro sono ormai un forlivese d’adozione, vivo in città, la mia compagna l’ho conosciuta qui e ho ancora amici e conoscenti. Quello in squadra è stato un periodo positivo: sono arrivato che ero un ragazzo e sono cresciuto e maturato sia come uomo che come giocatore".
Lei è un ex anche dell’Urania, squadra che sta disputando un’ottima stagione col terzo posto e con sei vittorie consecutive. Se lo aspettava?
"Sì. Il roster è cambiato molto rispetto all’anno scorso, ma ci sono giocatori importanti e di talento. Penso all’arrivo di Alessandro Gentile, uno fuori categoria, ad Andrea Amato, diventato capitano e cresciuto nel vivaio dell’Olimpia Milano, e all’americano Lamont Potts. Stanno facendo bene, hanno un rendimento costante e domani sera contro Forlì sarà un match sicuramente intenso".
Che partita si aspetta?
"L’Urania punterà sulle sue qualità offensive, mentre i biancorossi metteranno sul parquet la loro solidità difensiva. Ho seguito alcuni incontri di Forlì in televisione e la compagine allenata da Martino fa di questo aspetto il suo marchio di fabbrica".
All’Allianz Cloud che ambiente troveranno Cinciarini e compagni?
"Non esiste una curva organizzata. L’Urania è seguita da un pubblico non particolarmente numeroso e caldo. Insomma il fattore campo non sarà determinante per indirizzare il match".
La nuova formula del torneo prevede una promozione diretta dopo un campionato lungo. Chi vede favorita per la vittoria finale?
"Sono convinto che squadre come Pesaro e Brindisi, dopo un inizio complicato, risaliranno. Rieti si sta dimostrando una bella realtà, mentre Rimini è meritatamente capolista e finora è stata la più pronta ed efficace. Ma penso che Cantù abbia il roster più profondo e possa finire la stagione davanti a tutti".
Lei milita nella Pielle Livorno in serie B: come sta vivendo questa nuova avventura?
"Ho ritrovato il romagnolo Luca Campori, capitano della formazione, e mi trovo bene. Proprio lui mi aveva parlato di Livorno, di una tifoseria che vive il basket con grande passione e che sostiene la squadra in maniera incredibile".
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