De Laurentiis spiega la sua Pesaro: "Sacripanti choc, ma si deve vincere"

L’ala-pivot, biancorosso per due stagioni, lancia il vice Baioni dopo le dimissioni dell’allenatore: "È bravo"

di STEFANO BENZONI
15 ottobre 2024
L’ala-pivot, biancorosso per due stagioni, lancia il vice Baioni dopo le dimissioni dell’allenatore: "È bravo"

L’ala-pivot, biancorosso per due stagioni, lancia il vice Baioni dopo le dimissioni dell’allenatore: "È bravo"

Domani alle 21 al Palafiera sarà non solo uno dei protagonisti della sfida fra Unieuro e Carpegna Prosciutto Pesaro, ma anche un ex molto applaudito. Perché il pubblico di Forlì ha voluto bene a Quirino De Laurentiis, 32 anni il 30 ottobre, sentimento totalmente ricambiato dall’ala-centro abruzzese che la maglia Unieuro l’ha indossata dal 2017 al 2019: "Forlì sarà sempre nel mio cuore...".

De Laurentiis, Pesaro è fortissima ma come sta in questo momento?

"A parte il fatto che siamo una squadra quasi tutta nuova quindi con il bisogno di tempo per conoscerci... abbiamo avuto diversi guai fisici in preparazione e poi abbiamo perso il nostro allenatore Pino Sacripanti per problemi che nulla hanno a che vedere con il basket e quindi la situazione non è facile".

A proposito, le dimissioni del coach sono state un fulmine a ciel sereno?

"Per molti, ma non per me che lo conosco bene: l’ho già avuto a Scafati e ho un ottimo rapporto. Avevo già notato in lui segnali particolari e ne avevo anche parlato con gli assistenti: lo vedevo ansioso, poi ha mollato ed è stato giusto così perché Pino si doveva fermare. Tutti gli vogliamo bene".

Però la stagione non si ferma. Come stanno andando le cose con Giacomo Baioni, l’assistente di Sacripanti che per ora è allenatore ad interim?

"Bene anche perché è molto bravo, molto preparato e, nel caso, meriterebbe di prendere il posto di Sacripanti. Certo è che siamo indietro".

In che senso, scusi?

"Penso ai concetti offensivi e difensivi che, fra novità e conferme, dobbiamo ancora assimilare".

Però sabato a Rieti avete disputato una buona gara, sfiorando la vittoria...

"Delle quattro finora giocate, secondo me è stata la nostra miglior prova. Eravamo più organizzati e preparati e questo grazie soprattutto al lavoro di ‘Baio’".

Ma secondo lei ha chance di essere confermato?

"Questo non lo so".

Al debutto in casa di Nardò avete iniziato bene, poi cos’è successo?

"All’esordio siamo andati molto bene, mentre contro Vigevano alla seconda abbiamo disputato una partita indegna senza capirci nulla. Contro Avellino in casa abbiamo vinto giocando abbastanza bene e poi a Rieti abbiamo perso ma non siamo andati male".

Contro Forlì sarà una bella sfida...

"Entrambe abbiamo 2 vittorie e 2 sconfitte, tutte avremmo bisogno di vincere. Sono convinto che sarà una bella partita fra due squadre forti che vorranno rifarsi".

Cosa ne pensa dell’Unieuro?

"È forte, ha un’ottima squadra con il giusto mix fra giovani e veterani e un ottimo allenatore. L’abbiamo affrontata in pre-stagione al torneo di Lignano e mi ha impressionato".

I due americani stanno facendo un po’ fatica.

"Sarà una fase iniziale perché sono ottimi. Harper lo conosco, ci ho giocato contro ed è super, mentre Dawson a Lignano dimostrò sia fisico che tecnica importanti. Harper deve abituarsi al modo di giocare dell’A2 che è nettamente diverso rispetto a quello dell’A1 dove con 5 americani in squadra hai meno pressione il campo è più largo e l’area meno intasata. Ce la farà ma non sarà facile".

Campionato bello e difficile, ma finora realistico nei suoi primi verdetti?

"Quattro giornate sono troppo poche per avere un quadro chiaro e attendibile, bisognerà aspettare almeno fino a dicembre. Però il torneo è bellissimo. Giochiamo spesso e ci sono tante squadre forti. Non prevedo che una si staccherà dalle altre: secondo me l’equilibrio sarà tanto e quindi avremo grande incertezza fino alla fine".

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