Torneo della Montagna: Trinità e Cavola tornano in gara, 17 squadre partecipanti
Il Torneo della Montagna si espande a 17 squadre con il ritorno di Trinità e Cavola. Il Csi di Reggio valuta nuove formule.

Il Torneo della Montagna si espande a 17 squadre con il ritorno di Trinità e Cavola. Il Csi di Reggio valuta nuove formule.
Il Trinità rientra in pista, mentre il Cavola è ai dettagli: il Torneo della Montagna dovrebbe passare da quindici squadre a diciassette. Dopo anni trascorsi a rincorrere l’agognata 16ª squadra (per una formula più lineare con quattro gironi da quattro) l’edizione numero 73 del Montagna dovrebbe balzare in un solo colpo da 15 a 17.
Da capire con questo scenario per quale formula opterebbe il Csi di Reggio, organizzatore del torneo: nell’anno dell’80° anniversario del comitato si va verso il più alto numero di partecipanti dal 2016, quando ce ne furono 19.
Il via è fissato per domenica 8 giugno, con finale sabato 26 luglio a Castelnovo Monti. Le due già citate si aggiungeranno (iscrizioni entro il 10 maggio) a Baiso, Borzanese, Carpineti, Castellarano, Castelnovo Capitale, Cerredolese, Cervarezza, Collagna, Felina, Gatta, Leguigno, Montecavolo, Querciolese, Roteglia e Villa Minozzo. Il Trinità (Canossa) mancava dal 2017, mentre il Cavola (Toano) dal 2019. Quest’ultimi sono molto vicini al sì "ufficiale", mentre a Trinità è tutto pronto e abbiamo sentito le parole del giovane direttore sportivo 21enne Giuseppe Saccardi (nella foto) che milita come difensore al Boca Barco in Prima categoria ed è anche impegnato nel vivaio dell’Atletic Progetto Montagna.
Saccardi: com’è nata l’idea di ritornare?
"Durante l’inverno abbiamo fatto un torneo di amatori di calcio a 7, e abbiamo notato che il paese in casa ci seguiva. Questa partecipazione ci ha spinti a far qualcosa anche d’estate, e con questo entusiasmo saremo felici di fare il Montagna".
Dove giocherete le gare casalinghe?
"Sono aspetti ancora de definire con certezza, ma l’idea è di giocare a Trinità e magari fare una partita in notturna a Ciano".
La rosa come sarà strutturata? Classico mix di giovani ed esperti?
"In realtà abbiamo quasi solo ragazzi giovani, e inoltre abbiamo un’ottima base nella categoria Giovanissimi con diversi locali che giocano nei professionisti. Teniamo molto a questa categoria e anche nei grandi cercheremo di fare il massimo, prendendo esterni come tutti e unendoli alla nostra base giovane".
Quindi il progetto è pluriennale.
"Vorremmo aprire un capitolo di diversi anni e creare entusiasmo: sarebbe bello che le gare in casa diventassero una festa per il paese".
Chi sarà l’allenatore? E il capitano?
"I ruoli sono già stabiliti, ma saranno resi noti più avanti. Il logo è lo stesso della squadra del calcio a 7, e i colori sono il granata, bianco e blu".
Sulle altre categorie ci state facendo un pensiero?
"Sugli amatori forse ci sarà una squadra di un altro gruppo di dirigenti, mentre noi stiamo provando a capire se si potrà fare qualcosa negli Juniores".
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