Federica Franceschelli si ritira: addio alla pallacanestro a 27 anni
La capitana del Faenza Basket Project lascia dopo una carriera ricca di successi, culminata nei playoff di quest'anno.

Federica Franceschelli ha deciso di ritirarsi a 27 anni
La Capitana ha salutato la pallacanestro. Federica Franceschelli ha deciso di ritirarsi a 27 anni (ne compirà 28 ad ottobre), dopo una carriera vissuta quasi interamente in maglia Faenza Basket Project indossando il mitico numero 0. Arrivata nel 2017, l’ala ha conquistato la promozione in serie A1 nel 2021, vestendo poi i gradi di capitana dalla prima storica annata del club nella massima serie, ereditandoli da Simona Ballardini. Franceschelli ha collezionato 203 presenze a Faenza (tutte le 80 in A1 del club) e vissuto tante emozioni, sia positive che negative, ma il culmine lo ha raggiunto quest’anno conquistando i playoff. Romantico è che la sua ultima gara sia stata contro Venezia, dove gioca la sua migliore amica Santucci, con la quale ha vinto lo scudetto Under 19 e Under 15 alla Magika Castel San Pietro, squadra allenata da Paolo Seletti, coach dell’E-Work. In pratica al PalaBubani si è racchiusa tutta la carriera della giocatrice, iniziata quando aveva dieci anni. "Volevo tenermi le lacrime per fine partita – spiega Franceschelli – ma quando mi hanno dato quella targa inaspettata prima del match, non sono riuscita a farlo. L’idea di ritirarmi l’avevo da un po’ di tempo e se anche la pallacanestro ha avuto un ruolo importantissimo nella mia vita, sapevo che l’avrei lasciata una volta terminata l’università. Nei mesi scorsi mi sono laureata in Economia e Commercio e questa cosa sommata all’incredibile stagione vissuta, la migliore della mia carriera, mi hanno fatto capire che era arrivato il momento giusto per salutare, anche perché simili annate sportive capitano una volta nella vita".
Cosa le ha lasciato Faenza?
"È la mia casa: ho avuto la fortuna di aver giocato in una piazza unica e in una società dove tutti mi hanno sempre voluto bene a cominciare dal presidente Fermi. Ho dato il massimo per questa maglia vivendo una incredibile avventura e tanti momenti che resteranno unici. C’è qualcosa di magico a Faenza e lo si è visto domenica dalle lacrime di Roumy e Fondren che sono qua soltanto dallo scorso agosto".
Il momento più bello della stagione?
"Di sicuro essere partite sfavorite ed aver giocato i playoff è stato incredibile, ma non dimenticherò mai la vittoria a Sesto San Giovanni, quella a Tortona, ma anche la sconfitta di domenica scorsa con Venezia, perché ci siamo fatte valere pur se in emergenza".
Il gruppo è stata la vostra grande forza: qual è stato il segreto?
"Oltre all’aver creato uno spogliatoio unito, come si è visto dalla grande reazione avuta dopo gli infortuni di Parzenska e Reichert, il grande merito è di Seletti. È incredibile la capacità che ha di tirar fuori il meglio da ognuna ed infatti siamo tutte migliorate tantissimo in pochi mesi".
Con Seletti vi conoscete da tantissimo tempo.
"Da quando avevo tredici anni. Nella Magika mi ha allenato nelle giovanili e in A2, dove abbiamo perso due finali promozione. Sapevo che anche a Faenza avrebbe ottenuto risultati".
Resterà nel mondo della pallacanestro?
"No, non mi vedo come allenatrice. Magari mi piacerebbe poter aiutare il presidente Fermi se ce ne fosse bisogno, ma in ogni caso sarò sempre legata a Faenza".
Luca Del Favero
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