Festa Sella, Piacenza crolla nell’ultimo quarto. Berdini-Davis, è l’asse che indirizza il match

Serie A2: lo scontro diretto finisce con uno scarto importante, che può pesare anche nella differenza canestri. Delfino non ha giocato

di Redazione Sport
11 novembre 2024
Festa Sella, Piacenza crolla nell’ultimo quarto. Berdini-Davis, è l’asse che indirizza il match

Benvenuti e compagni tornano in campo mercoledì in casa con Cremona

sella cento

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assigeco piacenza

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SELLA : Tamani, Ramponi, Henderson 8, Alessandrini, Berdini 14, Sperduto 14, Davis 25, Nobile, Tanfoglio, Moretti, Benvenuti 6, Delfino. All. Di Paolantonio

ASSIGECO PIACENZA: Gajc, Bradford 6, Grimes 13, Suljanovic 3, D’almeida 6, Querci 5, Fiorillo, Bonacini 11, Serpilli, Bartoli 2, Filoni 7, Gajic. All. Manzo.

Arbitri: Ursi, Lupelli e Coraggio.

Note: parziali 9-8; 29-29; 44-45.

E’ questa qua la Benedetto. Alla Baltur Arena, Cento vince ancora: il bis dopo Brindisi i biancorossi lo servono sette giorni dopo contro Piacenza, nel primo dei tanti spareggi-salvezza che accompagneranno la Sella, e non solo, da qui a fine aprile. Quaranta minuti di battaglia, con la squadra di Di Paolantonio che apre lo squarcio nel finale, dopo aver aperto sotto di uno l’ultimo quarto: saranno 14 i punti di scarto al suono del gong, preziosi anche in virtù della differenza canestri. Classifica un po’ più dolce, mentre il gruppo comincia a girare, ma soprattutto ad avere conferme: su tutte quella di Davis, anche ieri il migliore con 25 punti in 35 minuti, 6 rimbalzi e 2 assist. Inizio soft e con una serie di errori, soprattutto dall’arco, dove la Sella spara a salve. I primi sigilli arrivano dalla lunetta con Benvenuti, mentre Grimes dall’altra parte comincia prendere confidenza con il ferro (2-6 al 5’). La partita è brutta e non decolla, ma Cento resta a contatto e opera il sorpasso, dopo un primo quarto horror, con Piacenza a contribuire a suon di palle perse (9-8 al 10’). Un po’ meno contratta la seconda frazione, con l’Assigeco in fuga sul +8 (9-17) e la premiata ditta Suljanovic-Bonacini a graffiare la Sella. Un gap presto colmato dai primi jolly di Sperduto e dal cesto di Henderson, che obbligano Manzo al timeout. Al rientro, è ancora Sperduto a prendersi la scena (12 dei primi 27 segnati sono suoi), e il match ritrova il suo equilibrio, con Berdini e Bradford a incartare i primi venti minuti sul 29 pari. Squadre a stretto contatto anche nel terzo periodo, dove non c’è l’ombra di uno strappo e dove le percentuali tornano a calare: i liberi di D’Almeida e la bomba del solito Davis scrivono 44-45 al 30’. La gara sembra destinata al punto fino alle ultime curve, invece, la Benedetto sgancia l’ancora e scappa via fortissima. L’Assigeco resta a guardare, Berdini e Davis confezionano il primo break (55-49 al 35’), poi Henderson fa impazzire la Baltur Arena schiacciando il +9, poi ritoccato un’altra volta da Berdini (61-50 al 38’). Per il traguardo ormai è cosa fatta, i titoli di coda lì manda Davis con un siluro dei suoi.

Giovanni Poggi

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