Forlì, Cinciarini ancora decisivo: "M’impegno e non mi pongo limiti"
Il capitano, 41 anni a giugno, top scorer nella vittoria contro Chiusi. "Il segreto? Disciplina e vita da atleta"
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Forlì, Cinciarini ancora decisivo: "M’impegno e non mi pongo limiti"
Daniele Cinciarini è stato il top scorer dei biancorossi nella vittoria contro Chiusi. Una prestazione maiuscola, con 24 punti in 19’ di gioco, un buon primo quarto (4 punti in 1’21“) e una seconda frazione di alto livello con 14 punti in 4’40“, con canestri pesanti, 5/6 dall’arco e 3 rimbalzi. Il capitano di Forlì ha passato i 40 anni, ma la voglia di stare sul parquet, di fare sacrifici e di vincere è sempre quella degli esordi e anche in questa stagione sta disputando un grande campionato.
Cinciarini, con Chiusi ha sfoderato le sue armi migliori: esperienza, tecnica e freddezza nei momenti caldi. Qual è il segreto della sua eccezionale longevità sportiva?
"Sono molto competitivo e mi pongo sempre degli obiettivi sfidanti ogni anno di più, sia personali che di squadra. E’ sempre più difficile, ma non mi pongo limiti, è una gara con me stesso e vivo il basket con passione. Il segreto nasce da tanti anni di disciplina e di impegno quotidiano, sono un professionista e faccio una vita da atleta".
Prima dell’incontro, ci sono delle sensazioni o dei segnali che le fanno pensare di poter disputare una grande partita?
"Sì, nello spogliatoio o in fase di riscaldamento mi succede di avere sensazioni particolari, capita che il mio corpo mi trasmetta buone vibrazioni, ma è la testa il motore che mi permette di continuare e di trasmettere anche ai compagni la voglia di vincere".
Vi aspetta il match di Udine. Finora in trasferta con le squadre forti come Bologna, Verona e Trieste non è andata bene. Cos’è mancato?
"Intanto bisogna rimarcare che stiamo facendo un ottimo campionato e non era scontato in un girone equilibrato e più impegnativo rispetto alla scorsa stagione. Non c’è una partita semplice, basta vedere come Cividale e Orzinuovi abbiano sconfitto o comunque lottato fino alla fine con le prime".
Dunque Udine e, a chiudere il girone Rosso, in casa con Trieste: un finale in salita.
"Ci aspettano due match importanti anche per la differenza canestri e la qualificazione alla Coppa Italia. Penso che Udine sia la compagine più attrezzata del girone, con diversi giocatori che hanno militato in A1. Ma noi siamo uniti e la nostra forza sta nel gruppo".
Come valuta, dall’alto della sua esperienza e da capitano, i due americani biancorossi?
"Sono due ottimi giocatori e la società è stata brava a portarli a Forlì. Xavier Johnson conosce bene la categoria e Kadeem Allen è un lusso pe l’A2".
Il reparto dei lunghi alterna prove convincenti a altre meno brillanti, con Zilli che non sta attraversando un buon periodo di forma.
"Siamo una squadra a trazione perimetrale, con Pascolo e Radonjic che mettono sul campo prestazioni convincenti. Con Chiusi, per esempio, Radonjic ha messo a segno canestri importanti, ma anche conquistato rimbalzi decisivi. Per quanto riguarda Zilli, ha problemi fisici e fa fatica durate gli allenamenti. Noi cerchiamo di aiutarlo e lui si sta impegnando al massimo".
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