Forlì, Dawson sembra avviato al recupero. Domenica ancora Perkovic, poi il ritorno
Trapela soddisfazione per gli allenamenti recenti. Lunedì 6 gennaio è l’ultimo giorno per uscire dal contratto del croato
Due allenamenti senza contatto, prima e dopo la partita di Nardò, in cui il lungodegente Shawn Dawson è parso in "buone condizioni": questa la voce che ieri mattina circolava negli ambienti vicini alla Pallacanestro 2.015. Sono passati esattamente tre mesi (era il 2 ottobre) dalla sua ultima partita, la seconda giornata di campionato, contro Cento al Palafiera. L’ala piccola americana con passaporto israeliano saltò il successivo turno infrasettimanale il 5 ottobre contro Verona per un edema osseo, ossia il versamento di sangue all’interno del ginocchio, dopo aver subìto un colpo durante la partita. Il club finora non ha mai parlato di una data di ritorno, ha provato a fine ottobre a valutare un recupero (il desiderio era di rimetterlo in campo nel derby a Rimini), ma c’era ancora troppo dolore.
Di fatto, se si esclude appunto il vano tentativo autunnale, Dawson non ha mai più testato le proprie condizioni in una partita. Nemmeno cinque contro cinque in allenamento. Dall’altra parte, però, per la prima volta proprio in questi giorni il giocatore e il suo corpo hanno mandato segnali positivi. Qualcuno inizia a pensare che possa essere pronto a tornare.
Nelle scorse settimane era trapelata l’ipotesi di rimetterlo in campo già domenica 5 gennaio nell’importantissimo scontro diretto con Rieti: chi vince resta quinto; per Forlì c’è addirittura la possibilità di salire al quarto posto e artigliare un pass per le Final Four di Coppa Italia. Fino a Natale, però, Dawson sembrava davvero indietro. Poi, finalmente, meglio. Al punto tale che Forlì confermerebbe la scelta fatta in estate, quando il general manager Renato Pasquali promise che il giocatore avrebbe portato "imprevedibilità e creatività", "tonnellaggio e solidità anche in chiave difensiva oltre che versatilità offensiva", mostrando grande fiducia nel proprio acquisto.
Le alternative ci sarebbero: confermare Toni Perkovic (al momento top scorer biancorosso), oppure giocarsi subito un nuovo visto che consenta di fare arrivare a Forlì un extracomunitario da qualunque campionato.
La società non ha mai preso in considerazione quest’ultimo scenario. E ora la sensazione si rafforza. Questo è lo scenario più probabile: che domenica, contro Rieti, vada in campo ancora Toni Perkovic, il cui contratto scadrà l’indomani (si dice che sia pronta per lui un’offerta da un club di A2 di fascia medio-bassa). Dopodiché lunedì 6 si sfrutterà la clausola che permette alla società di salutare la guardia croata, il cui contratto diventerebbe altrimenti garantito fino al 30 giugno. E si tornerà in palestra martedì 7 con Dawson in vista di un’altra partita spartiacque, in casa contro Cividale, attualmente quarta appena 2 punti sopra l’Unieuro.
La soluzione ipotizzata è la più lineare. Anche la meno costosa. Attenzione, però, perché a cavallo di questo cambio di assetto, Forlì gioca due partite che valgono doppio e aprono una lunga serie di scontri diretti: per esempio già giovedì 16 a Verona (oggi a pari punti).
A proposito, la notizia è di ieri: la partita in casa della Tezenis è stata posticipata di un giorno. E anche questo può essere un problema: un giorno in meno per preparare Rimini (domenica 19) e recuperare dalle fatiche di un turno infrasettimanale che si annuncia impegnativo e delicato. Forlì è pronta a giocarsi tutto e a farlo con Shawn Dawson.
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