Francesco Nanni: "Forlì-Cividale sarà una serie appassionante nei playoff di basket"
Francesco Nanni commenta la sfida playoff tra Forlì e Cividale, sottolineando l'importanza della difesa e del collettivo.

Francesco Nanni commenta la sfida playoff tra Forlì e Cividale, sottolineando l'importanza della difesa e del collettivo.
Francesco Nanni, 31enne forlivese, è assistente di coach Jamion Christian della Pallacanestro Trieste dal 2023 e, nel corso della stagione, ha seguito al PalaGesteco alcune partite di Cividale, avversaria domenica prossima della Pallacanestro 2.015 in gara1 dei quarti di finale playoff. Nanni è stato assistente in prima squadra (serie A2) di Forlì coadiuvando allenatori come Gigi Garelli, Giorgio Valli, Marcelo Nicola e Sandro Dell’Agnello.
Nanni, che serie sarà quella tra Forlì e Cividale, con i friulani che avranno il vantaggio del fattore campo? "Sono stato al PalaGesteco a vedere la squadra di coach Pillastrini: ambiente caldo, sempre esaurito, sarà una serie appassionante. Martedì sera, per gara2, sarò in tribuna: non vedo l’ora. Forlì è stata sfortunata tra infortuni e un campionato che si è dimostrato difficile, ma coach Martino e il suo staff sono stati molto bravi a tenere la barra dritta".
Cividale, invece? "Si vede la mano di coach Pillastrini, con un pacchetto di italiani validi come Giacomo Dell’Agnello e Eugenio Rota. Nel corso della stagione ha saputo valorizzare anche giovani come Francesco Ferrari e Leonardo Marangon".
Quale potrebbe essere la chiave tecnico-tattica per Forlì? "Deve cercare di limitare l’impatto sul match di Lucio Redivo, uno dei migliori giocatori del campionato, e dell’americano Doron Lamb, riducendo la capacità di Cividale nel tiro da tre punti, grazie alla difesa e all’abilità tattica di coach Martino. La forza di Forlì sta nel collettivo: ha diversi elementi che durante la serie possono diventare protagonisti".
Nella stagione scorsa Trieste era testa di serie numero 5, poi fu promossa in A1 disputando playoff di alto livello. Potrebbe succedere la stessa cosa a Harper e compagni? "Noi arrivammo ai playoff in una forma incredibile, dopo una stagione regolare altalenante. Anche se bisogna riconoscere che a inizio campionato eravamo comunque tra le favorite. Nei playoff, oltre alla cifra tecnica, la condizione fisica e l’assenza di infortuni giocano un ruolo importante".
Lei ha recentemente siglato un rinnovo pluriennale con Trieste. "Sono felice, sono in una società ambiziosa, abbiamo conquistato i playoff e il prossimo anno vogliamo giocare le Coppe europee. Inoltre, sono coinvolto nel progetto ‘Fight as one’ dell’associazione Pallacanestro Trieste che vuole avvicinare allo sport ragazzi dai 12 ai 14 anni con problematiche sociali. Usciti da scuola, tre volte alla settimana, la società offre loro il pranzo, li fa giocare al palasport e gli regala completo da basket e scarpe. Anche a Forlì ero impegnato nel volontariato: fare l’educatore mi piace".
In chiusura, nel suo futuro vede una panchina da primo allenatore, magari a Forlì? "In questo momento sono concentrato su Trieste e sui playoff, ma sicuramente è un mio obiettivo. Sarebbe veramente bello guidare la squadra della mia città, in A1 o in A2, magari conquistando la promozione".
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