"I Gardens hanno cambiato marcia". Coach Morra guarda già lontano

Divisione Regionale 1 Il tecnico: "I veri protagonisti del salto di qualità sono Bertacchini, Argenti e Nanni"

di GIACOMO GELATI
29 marzo 2025
L’allenatore dei Giardini Margherita Joseph Morra subentrato a Fabrizio Lanzi

L’allenatore dei Giardini Margherita Joseph Morra subentrato a Fabrizio Lanzi

I migliori propositi per fare il bis dopo la cavalcata dello scorso anno, poi un’inquietante flessione nei risultati, il cambio di panchina e infine la risalita. È un frangente positivo in casa dei Giardini Margherita di coach Joseph Morra, semifinalista della passata stagione in Divisione Regionale 1, che ben sta figurando nella poule retrocessione per centrare subito la salvezza e guardare con rinnovata fiducia al prossimo campionato.

Coach come stanno andando le cose dopo l’avvicendamento con coach Fabrizio Lanzi?

"Il primo mese e mezzo è stato davvero complicato e io sono arrivato alla terza partita. C’è voluto tempo, poi obiettivamente abbiamo cambiato marcia e ora stiamo andando bene".

Che situazione c’era?

"Inizialmente ho lasciato le cose com’erano, ma non quagliavamo moltissimo. Il cambio di passo è arrivato da Riccardo Bertacchini (top scorer con 16,3 di media), Luca Argenti (7,2) e Riccardo Nanni (9,3), che sono stati i primi promotori del cambiamento. Gli sono andati dietro tutti e adesso è bello allenarli. Ci sono sorrisi e allegria e vincere rende tutto più semplice".

Qual è stato questo cambiamento?

"Il problema iniziale è stato fare raffronti con la passata stagione, dove la squadra è arrivata a un passo dalla finale ed è stato inevitabile un po’ di scoramento dopo un’annata così incredibile. L’aspettativa era di ripetersi, ma sin dall’inizio si percepiva che qualcosa non andava. Il segreto è stato semplicemente accettare questa cosa e ricalibrare gli obiettivi. È stato un click mentale che si è acceso".

Arriva dopo un biennio di esperienza con le giovanili.

"Dopo due stagioni con le giovanili della Pontevecchio, e anche come vice nella Cmp Global. Sono stati due anni molto belli, soprattutto dal punto di vista umano. Anche quest’anno sarei dovuto rimanere, ma ero stanco e avevo bisogno di ricaricare le pile. Quando però ho deciso di fermarmi mi è arrivata questa chance e l’ho colta".

Dura tornare fra i senior?

"Lavorare coi senior è un pelo più facile, devi sostanzialmente fare andare un treno, mentre a livello giovanile la concentrazione è più alta perché devi formare dei giocatori".

Che livello ha trovato in DR1?

"Tutte le squadra hanno giocatori importanti e molte sono rimaste fuori dalla corsa playoff per un nonnulla e questo aspetto mi ha colpito rispetto al passato. E adesso che abbiamo incrociato gli altri gironi vedo che c’è un bel livello di squadre":

Dopo aver raddrizzato la stagione state già valutando la sua posizione in futuro?

"Non so niente, ma prima aspettiamo di raggiungere l’obiettivo. Col presidente Simone Motola siamo rimasti che se ne riparla più avanti".

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