I precedenti nel 2011/12: in quella squadra Goldwire, Farioli e Rombaldoni. Attenta Forlì, ‘Sandrokan’ ti ha battuta due volte
Prima del suo arrivo in Romagna, guidava Brescia che impose alla FulgorLibertas brucianti sconfitte
Il derby di sabato avrà un sapore ancor più particolare per Sandro Dell’Agnello. Il tecnico affronterà infatti il proprio passato, andando ad incrociare i guantoni con una società, quella forlivese, che ha fortemente caratterizzato gli ultimi anni della sua carriera da allenatore. ‘Sandrokan’ ha guidato Forlì nel 2012/13 in epoca FulgorLibertas e quindi, soprattutto, tra il 2019 e il 2022 sulla panchina dell’Unieuro. Tre stagioni consecutive che, di fatto, hanno reso Dell’Agnello il tecnico più longevo nella storia recente della pallacanestro forlivese.
Sabato sera, peraltro, l’head coach livornese affronterà per la prima volta in assoluto la compagine biancorossa da ex forlivese. Dall’estate del 2013, anno in cui si chiuse l’esperienza all’allora LeGamberi Foods, Dell’Agnello non ha poi mai avuto modo di affrontare la sua ex squadra. Prima le avventure in massima serie tra Pesaro, Caserta e Brindisi, quindi il ritorno in A2 a Bergamo nel 2018/19, ma nel girone Ovest e senza alcun ‘contatto’ nei playoff. Quindi, lo scorso anno, l’attuale capo allenatore della RivieraBanca teneva le redini della Real Sebastiani Rieti in serie B.
Se da ex sarà una inedita prima una volta, vi sono comunque due precedenti tra il Dell’Agnello allenatore e Forlì. Risalenti per la precisione nella stagione 2011/12, dunque subito prima dell’arrivo alla FulgorLibertas, quando sedeva sulla panchina della Leonessa Brescia. Tra le fila di quella Centrale del Latte militavano due ex biancorossi come Leemire Goldwire e Massimo Farioli, nonché il futuro capitano della neonata Pallacanestro 2.015 Rodolfo Rombaldoni.
E attenzione: in entrambe le occasioni fu proprio la Brescia di Sandro ad imporsi, lasciando al palo la Marcopoloshop.it. La gara di andata, giocata in Lombardia a metà dicembre, fu una sfida tiratissima. I padroni di casa riuscirono ad imporsi a fil di sirena (87-85 il finale) con il sottomano di Thompson a 1” dallo scadere: l’inizio di una maledizione perché in quella stagione Forlì non vinse mai in trasferta. Decisamente meno equilibrio nella gara di ritorno, con Brescia a regalare una brutta Pasqua ai 4.000 tifosi accorsi sulle tribune del Palafiera, regolando gli uomini di Vucinic 84-93 (Forlì sarebbe arrivata ultima e retrocessa, ma poi ripescata). Altri tempi e altre squadre, ma Dell’Agnello ha già tirato brutti scherzi alla ‘sua’ Forlì.
Simone Casadei
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