La rimonta dei Blacks, i rimpianti OraSì
Faenza galvanizzata dal successo su Agrigento, Ravenna ha concesso a Rieti troppa libertà al tiro. Domani di nuovo in campo .
L’ultima giornata di campionato ha lasciato umori differenti in casa Blacks e OraSì. I faentini si sono galvanizzati dal successo in rimonta con Agrigento, quarta vittoria casalinga in altrettante gare disputate, conquistando preziosi punti che stanno permettendo alla squadra di coach Garelli di essere nel gruppo delle seconde. Ravenna ha invece lasciato tanti rimpianti contro Rieti, soprattutto per aver concesso per la terza volta in otto gare troppi tiri da tre, vedendo gli avversari tirare con il 55% da tre.
Per fortuna domani si torna in campo: i Raggisolaris sono attesi da una ‘gara trappola’ in casa con Crema, reduce da sette sconfitte consecutive e con l’unica vittoria ottenuta il 28 settembre all’esordio che vedrà il debutto di coach Sacco in panchina, mentre l’OraSì andrà a Sant’Antimo uno dei tanti ‘campi infernali’ del girone dove farà parecchio caldo dentro e fuori dal parquet, affrontando un avversario di buon livello.
"Abbiamo ottenuto una vittoria bellissima – sottolinea il playguardia Lorenzo Calbini – e si è visto che ci siamo proprio divertiti nel secondo tempo a giocare insieme e a passarci la palla. È stata la forza del collettivo ad essere decisiva e siamo stati bravi a riscattarci nel secondo tempo dopo che nei primi venti minuti avevamo sofferto i ritmi e l’aggressività di Agrigento. Siamo un bel gruppo e penso che quello che siamo fuori si sta riflettendo in campo: non succede a tutte le squadre di rimontare gare come quelle con Virtus Imola, Fidenza e Agrigento, restando sempre uniti". Decisamente più affranto del quasi coetaneo Calbini (il faentino classe 2004 ha un anno in più), è Michele Munari, autore di 11 punti con la Npc Rieti che non sono bastati per conquistare la terza vittoria consecutiva. "L’approccio alla gara è stato negativo perché abbiamo subito troppo il gioco di Rieti – afferma il play classe 2005 – che è stata molto brava al tiro con alte percentuali, ma noi le abbiamo concesso troppo. Il parziale del primo quarto è stato decisivo: abbiamo provato fino all’ultimo a rimontare, ma abbiamo pagato la stanchezza di una gara in cui abbiamo sempre inseguito. Ora dobbiamo resettare e pensare a Sant’Antimo, cercando di correggere i nostri errori e di essere più attenti in difesa, perché anche in questa occasione i nostri avversari hanno tirato con il 55% da tre punti, segnando 17 triple".
Luca Del Favero
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