La Rinascita alla prova derby. Forlì cerca riscatto, vietato distrarsi
La squadra di Martino è in difficoltà, ma vuole ripartire. Harper (38 all’andata) potrebbe andare in tribuna .

La squadra di Martino è in difficoltà, ma vuole ripartire. Harper (38 all’andata) potrebbe andare in tribuna .
Tre sconfitte consecutive, un controverso turnover di americani e tanti dubbi: per Forlì è il momento più complicato degli ultimi anni. L’Unieuro si è presentata ai nastri di partenza della A2 unica con giustificati propositi di playoff. Una squadra nelle previsioni battagliera, allenata ottimamente da un coach come Antimo Martino e magari con un guizzo nella postseason. No ai sogni di promozione diretta, ma tanta voglia di riprendersi in primavera quello che è mancato negli anni passati. La classifica dice che attualmente Forlì sarebbe ai play-in, di certo c’è che l’inizio di 2025 non è andato come nelle previsioni a causa dei ko con Rieti, Cividale e Verona. Il bilancio racconta di 22 punti, vale a dire 11 vittorie e 10 sconfitte, con -12 dal primo posto di RivieraBanca. Il tema tecnico principale, al momento, resta quello che vede coinvolti i tre stranieri. I due iniziali, gli americani Dawson e Harper, e quello arrivato in corsa, il croato Perkovic. Al ritorno dall’infortunio di Dawson la questione è entrata nel dibattito settimanale, con la società a confermarli tutti e con lo staff tecnico a decidere chi schierare. La coppia scelta nelle ultime due gare è stata quella formata da Dawson e Perkovic. Troppo discontinuo e altalenante Harper, che peraltro il 27 ottobre a Rimini ne infilò 38, suo massimo stagionale.
Nelle successive sei partite, il play-guardia è andato in doppia cifra solo due volte e nella stagione ha fatto registrare complessivamente 11.6 punti a gara col 26% da tre. Shawn Dawson, guarda-ala di origine israeliana, al di là della media di 11.5, nelle ultime due è apparso tonico e in forma (14 e 17 punti). Toni Perkovic, guardia, è il più continuo ed efficace con 15 di media e una spiccata tendenza a prendersi parecchi tiri da tre (6.8 a partita). In regia si alternano Parravicini e Tavernelli col primo a infilarne 9.3 con 2.3 assist e il secondo che arriva a 4.9 più 3.1. L’ala forte è Raphael Gaspardo, arrivato a inizio stagione da Udine, che ne mette 10.9 con 4.6 rimbalzi, mentre lo spot di numero 5 è occupato alternativamente da Daniele Magro (4.4) o Angelo del Chiaro (6.7). É però la panchina la possibile arma in più di Forlì. Esperienza, talento e capacità di decidere la partita con una giocata. Ad esempio, con Daniele Cinciarini (7.1), 42 anni a giugno ma ancora mina vagante per le difese avversarie. Oppure Davide Pascolo, lungo 34enne da 6.5 e 5.3 rimbalzi. Infine, Luca Pollone (6.1), guardia-ala che ha messo almeno una tripla in 19 partite su 21. Rbr deve tenere gli occhi aperti.
Loriano Zannoni
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