La Unahotels incassa una vittoria che vale oro. Ma Cremona va al tappeto solo all’overtime

I biancorossi portano a casa una partita tecnicamente molto brutta e rincorsa fin dalla palla a due: al 6’ erano già sotto di 13

di FRANCESCO PIOPPI -
7 ottobre 2024
La Unahotels incassa una vittoria che vale oro. Ma  Cremona va al tappeto  solo all’overtime

Kwan Cheatham: gara da dimenticare a Cremona

CREMONA

74

REGGIO EMILIA

77

DTS

VANOLI CREMONA: Davis 23 (3/6, 3/10), Conti 8 (2/3 da 3), Jones 3 (0/1, 1/2), Eboua 14 (3/5, 1/4), Owens 4 (2/4); Zampini 9 (3/4), Nikolic 2 (0/4, 0/2), Lacey 8 (1/3, 2/6), Booth (0/4, 0/1), Poser 4 (1/2). N.e.: De Martin, Ivanovskis All.: Cavina.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Winston 15 (2/7, 1/3), Barford 7 (2/7, 1/3), Grant, Cheatham 6 (3/3, 0/5), Gombauld 4 (1/2); Smith 21 (6/9, 2/3), Faye 14 (7/14), Vitali 2 (1/2, 0/3), Uglietti 7 (2/3), Chillo 1. N.e.: Gallo, Fainke. All.: Priftis.

Arbitri: Attard, Nicolini, Bartolomeo

Parziali: 19-13, 36-33; 58-50, 67-67

Note T.l.: Cre 19/24 Reg 11/16. Rimb.: Cre 40 (Eboua 7) Reg 41 (Faye 9). Ass.: Cre 12 (Davis 6) Reg 11 (Winston 4).

Esulta l’Unahotels che vince dopo un supplementare una delle partite più brutte della storia e che - proprio per questo - assume un peso specifico enorme. Lo fa grazie alla ‘cazzimma’ dei gregari e ad un Jamar Smith in versione Tadej Pogacar, perché quando si decide la gara fa come il campionissimo sloveno: si mette in proprio e va in fuga, portandosi dietro il resto della squadra. Sono suoi i tiri liberi che chiudono la contesa e i ‘jumper’ in volata che affossano Cremona.

Giusto tenersi stretto il bottino pieno su un campo sempre ostico, ma la prestazione dovrà comunque aprire a riflessioni profonde, perché questa Pallacanestro Reggiana non può permettersi di regalare alternativamente due-tre stranieri ogni partita. Parliamo in particolare di Barford, ma da ieri si può aggiungere anche Cheatham che è misteriosamente rimasto in campo 34 minuti in cui non ha combinato nulla. Lo stesso Priftis è sembrato comprensibilmente in difficoltà perché (quasi) tutti i quintetti che proponeva non riuscivano a dare continuità per tre azioni di fila. Se sceglie quello ‘vecchia’ scuola, con Uglietti, Smith, Vitali, Grant e Chillo ha tanta difesa ma troppo poco attacco, mentre se va con i ‘nuovi’ riesce a spremere qualcosa di più dal perimentro, ma fa acqua in retroguardia. La gara è stata una rincorsa fin dalla palla a due, perché dopo le prime azioni promettenti i biancorossi si sono ritrovati sotto di 13 dopo appena 6 minuti (19-6). Da lì è iniziata un match nel fango (19 palle perse dalla Vanoli e 16 dalla Unahotels…) e Reggio è rimasta aggrappata con i tentacoli difensivi di Faye e la garra di Vitali, poi possesso dopo possesso è riuscita a mettere il naso avanti per la prima volta a 1’24’’ dalla fine, proprio col senegalese. Winston ha ciccato il possesso della vittoria e lo stesso ha fatto Davis dall’altra parte.

Nell’overtime è proseguito lo show di Smith (6 punti in volata) e si è arrivati a una vittoria tanto ‘sporca’ quanto preziosa. Adesso però bisogna capire se è tollerabile proseguire con questo assetto e i dubbi in tal senso non sono pochi.

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