Le pagelle dei rossoblù. Toscano mvp, Bedin un fattore, Stanic eterno. Savoldelli libro cuore, D’Alessandro chirurgico

BURINI 6.5: Federico il "freddo" ha fredde pure le mani. In una serata complicata al tiro trova comunque il...

di FILIPPO PALAZZONI
17 marzo 2025
Lo sport del basket

Lo sport del basket

BURINI 6.5: Federico il "freddo" ha fredde pure le mani. In una serata complicata al tiro trova comunque il modo di incidere mettendo in ritmo i compagni e servendo 6 assist.

PASSONI 6.5: l’uomo che più di tutti ha sacrificato l’"io" per il "noi" tiene fede al suo mantra. Due rubate che pesano e tanto lavoro sporco al servizio dei compagni.

TOSCANO 8: si infila nelle pieghe della difesa rosetana e quasi senza colpo ferire all’intervallo è l’unico dei suoi in doppia cifra. Segna meno nella ripresa ma ogni suo canestro è un macigno: si conferma lìder màximo di questa squadra.

D’ALESSANDRO 7: partenza col freno a mano tirato, i suoi canestri sono centellinati ma hanno tutti un peso specifico che va oltre i semplici due punti. Difensivamente Aukstikalnis lo mette alla frusta ma riesce ad uscirne indenne.

BEDIN 8: il classico Bedin, l’inizio in stile carro armato fa pregustare ai tifosi La T Gema un’altra serata da "pistolero" ma i consueti problemi di falli ne limitano ben presto l’impiego. Poco male, a lui bastano 15’ e spiccioli per prendere a spallate Roseto fino a farla capitolare.

ACUNZO 7.5: impatta sul match come meglio non potrebbe, con 7 punti consecutivi che ridanno fiato in un momento complesso. Domina fino a che un brutto infortunio non lo mette fuorigioco. Un vero peccato.

STANIC 7.5: planato sul pianeta La T Gema a qualificazione già ottenuta, si toglie lo sfizio di vincere una Coppa Italia a 41 anni regalando al pubblico del PalaDozza una masterclass di pallacanestro di due giorni. Eterno.

SAVOLDELLI 7: dice definitivamente addio ad un periodo complicato anche a livello personale alzando al cielo da capitano il primo trofeo del club. Ha sposato il progetto rossoblù in tempi di magra e adesso passa all’incasso, meritatamente.

DI PIZZO 6.5: chiamato subito in causa, si spende stoicamente in difesa contro i lunghi rosetani. In attacco ha vissuto serate migliori.

ALL. DEL RE 8: in due giorni mette in fila due mostri sacri della panchina come Piazza e Gramenzi: privo di Chiarini, ridisegna la squadra in maniera magistrale. Che questa Coppa Italia rappresenti il salto di qualità definitivo anche per lui?

Filippo Palazzoni

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