Missione compiuta: si fa festa in Polonia. Ipotecata la qualificazione alla seconda fase

Buona prestazione dei biancorossi nella terza giornata di Champions: protagonista il trio Winston-Smith-Gombauld

di GABRIELE GALLO -
30 ottobre 2024

SLASK WROCLAW

65

UNAHOTELS

73

SLASK: Nunez 13, Kulikowski 2, Golebiowski 13, Ponitka 7, Penava 11, Blackshear 8, Bogucki 4, Lynch 3, Szelazek, Senglin 4. N.e.: Dydak e Adamczak. All.: Rajkovic.

UNAHOTELS: Barford 7, Gallo 3, Winston 16, Faye 8, Gombauld 12, Smith 13, Uglietti, Vitali 4, Grant 2, Chillo 2, Cheatham 6. N.e.: Fainke. All.: Priftis.

Arbitri: Gatis Salins (Let), Alexandre Deman (Fra), Yener Yilmaz (Tur)

Parziali: 17-17, 35-34, 51-53

Note: tiri da 3 Slask 6/18, Unahotels 8/25; tiri liberi: Wroclaw 9/14, Reggio Emilia 19/21.

Missione compiuta per la Unahotels che espugna con concretezza, sia pure senza eccessivamente brillare, il parquet polacco dello Slask, fanalino di coda del girone, passando provvisoriamente in testa (la sfida tra Rytas Vilnius e Falco andrà in scena stasera) e ipotecando l’accesso alla seconda fase di Fiba Champions League.

Il girone di ritorno, che per i biancorossi inizierà al PalaBigi il 12 novembre ancora contro Wroclaw, dirà se la truppa di Priftis potrà accedervi direttamente, centrando il primo posto, o passando dal barrage dei play-in se chiuderà seconda o terza. Riguardo al match di ieri sono gli ultimi sei minuti quelli decisivi, dopo i precedenti trentaquattro ove le due squadre si punzecchiano più che azzannarsi. Reggio la vince quando sale in cattedra il suo obiettivo maggior talento, espresso dalla coppia Winston-Smith, corroborata da una partita finalmente solida ed efficace di Gombauld: la prima di stagione nella quale il caraibico risponde davvero presente. Benchè Wroclaw non sia un fulmine di guerra (il solo Nunez è parso all’altezza della situazione mentre ha deluso l’ex Reggio Senglin) le gare contro le squadre abbordabili vanno comunque vinte, e la Pallacanestro Reggiana lo ha fatto con la giusta convinzione. I polacchi partono meglio, Reggio fatica in fase offensiva ma se la cava decisamente bene in retroguardia dove un finalmente incisivo Gombauld copre alla perfezione il ferro (ben 4 stoppate nei primi 20’) per lui. In questa chiave il periodo sfila in totale equilibrio.

Nel secondo quarto si vive di piccoli, reciproci, strappi e così, a fissare il lieve vantaggio interno con cui si va al riposo lungo, è una "bomba" a fil di sirena di Nunez. Al ritorno sul parquet nessuna delle due squadre in campo riesce a prendere l’inerzia e si alternano i canestri (pochi peraltro) prevalentemente affidati alla classe dei singoli che a un gioco ben costruito. Il match si decide a metà della frazione conclusiva: a farlo pendere dalla parte reggiana è l’asse Winston-Smith, il primo con la sua velocità, il secondo con la sua classe piazzano i panieri fondamentali. Il resto lo fa una buona prova collettiva della difesa, che gioca con la giusta intensità. Il punto esclamativo alla gara,lo mette proprio Smith con la "bomba" del +7 a due minuti dalla fine. La truppa di Rajkovic subisce il knock-out e non ha più le energie né il tempo per recuperare.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su