"Noi arrendevoli nel primo quarto. Non si possono subire 32 punti"
Coach Di Paolantonio: "Dopo lo sforzo fatto per rientrare lo abbiamo pagato, anche a causa delle assenze".
"La partita è stata tutta nel primo quarto: 32 punti subiti nei primi 10 minuti e 34 nei restanti 30, siamo stati troppo arrendevoli e abbiamo concesso loro di fare tutto ciò che hanno voluto". Questa volta è stato l’impatto iniziale a costare l’ennesimo stop in trasferta alla Benedetto, laddove spesso è sbandata alla distanza, uscendo prematuramente dalle partite. Nei quarti centrali invece, questa volta, la Benedetto ha mostrato il meglio di sé, portandosi però appresso quel fardello di 17 punti di svantaggio accumulati con disattenzione nella prima frazione.
"Dopo siamo stati bravi a rientrare, lavorando bene in difesa e impedendogli di segnare a lungo nel terzo quarto – ha detto Di Paolantonio nel post-gara –. Siamo riusciti con merito a tornare a contatto, accorciando a due soli possessi lo svantaggio, ma sbagliando alcuni potenziali tiri per avvicinarci ulteriormente. I ragazzi sono stati bravi a crederci, ma lo sforzo fatto per riprenderli lo abbiamo pagato caro, vista anche l’emergenza a livello di rotazioni, e Rieti ha avuto la capacità di punirci sempre o quasi, trovando sempre diversi protagonisti nello spaccare la partita.
Cose da salvare? – conclude il coach –. Il fatto che abbiamo giocato la miglior nostra partita in trasferta, su uno dei campi più difficili del campionato, all’interno di un calendario che fin qui non è stato clemente. Ma dobbiamo ancora lavorare tanto, soprattutto in difesa, nonostante le buone cose mostrate per alcuni tratti della gara. Con lo spirito giusto proveremo ad affrontare un’altra finale in casa che ci aspetta (contro Vigevano, ndr) domenica prossima".
g.p.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su