Rbr, un inizio da superpotenza. Ecco tutti i segreti del successo
La Rinascita vanta il miglior attacco, oltre a un gruppo omogeneo con ben 5 giocatori in doppia cifra di media .
Siamo ai livelli di una superpotenza. Di chi comanda, anzi, spadroneggia. Rbr ha cominciato la stagione di A2 facendo sentir forte la sua voce, in barba all’arrivo ritardato di Gerald Robinson e a una chimica di squadra che sembrava lontana dall’essere pronta, almeno all’esordio stagionale. Invece la truppa di Dell’Agnello ha infilato una vittoria dietro l’altra e oggi è in testa da sola alla classifica con due punti di vantaggio sulla seconda, Cividale, e quattro sulle terze: Udine, Cantù e Urania Milano. Numeri da applausi.
Al netto di stanchezza e di margini di crescita ancora visibilissimi, RivieraBanca ha centrato 11 sorrisi in 12 uscite stagionali, ha il miglior attacco del campionato con 83.3 punti segnati e, soprattutto, sta producendo tanto anche nelle ultime settimane, quelle del tour de force. La continuità è pazzesca. Dal post Cividale, una partita con 82 punti segnati, una con 81, tre con 80 e una con 78. La squadra si passa bene la palla, si sa, e può approfittare della vena, di volta in volta, delle sue punte di diamante. Marini è il terzo italiano nella classifica marcatori, dietro a Stefanini (20.3) e Gentile (18.5), con 16.3 punti di media. Soprattutto, è un giocatore con la spiccata tendenza a deciderla nei minuti finali, a segnare canestri difficili in momenti importanti. Ma sono tanti i giocatori in doppia cifra, addirittura cinque.
Con Marini, ecco Johnson (12.4 + 7.8) e Camara (10.9 + 4.6) dal quintetto, mentre gli altri due arrivano dalla panchina. Sono Tomassini (11.4) e Grande (11), col secondo che ha calato di parecchio la sua produzione nelle ultime quattro partite (4.25 di media), ma che resta sempre e comunque dentro la partita, senza forzare ma servendo i compagni. D’altra parte, Rbr era e resta in transizione tra due fasi, quella con Grande a prendersi una decina di tiri in più di 25’, e quella con Robinson sul ponte di comando fin dal quintetto d’avvio. È quasi naturale che, con l’americano in crescita, minuti e tiri diminuiscano un po’ per tutti e soprattutto per l’ex Agrigento. È proprio Robinson (9.2 punti e 3.8 assist) il jolly che potrebbe permettere a RivieraBanca di continuare a vincere ma sotto altre vesti tecniche. La squadra può migliorare con l’upgrade dell’americano e con quello della difesa, fin qui a tratti ottima e in altri casi non così performante. Rimini è decima per minor numero di punti subiti con 76.4 (prima è Cantù con 71.9), ma linea di tendenza, anche qui, è in miglioramento. Per rimanere lassù.
Loriano Zannoni
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