Sella Cento sfida Nardò di Mecacci per evitare i playout
La Sella Cento affronta Nardò guidata da Mecacci, cercando di evitare i playout in una sfida decisiva.

Matteo Mecacci, protagonista per cinque stagioni sulla panchina biancorossa. Ora cerca di salvare Nardò (Foto Bp)
C’è un incrocio pericoloso sulla strada della Sella Cento, quello con Matteo Mecacci, da quattro mesi al timone della pericolante Nardò. Proprio lui, il tecnico toscano arrivato nel 2019 all’indomani della retrocessione e tra i protagonisti di un ciclo d’oro concluso l’anno scorso e con la perla del secondo posto con finale di Coppa Italia nel 2023, ora è tra gli ostacoli che la Sella troverà sulla sua strada nel tentativo di evitare i playout.
"Sono qui dalla metà di dicembre – racconta Mecacci –, ho trovato una situazione un po’ depressa con una vittoria nelle ultime sette giornate, tra le quali proprio quella di Cento all’andata al supplementare. La società voleva fare mercato per risollevarci, ma proprio mentre stavamo trovando un buon assetto, l’infortunio di Woodson a Cividale ha complicato tutto. Da lì ne sono seguiti altri, e quelle due gare di febbraio perse in volata malgrado tante assenze, con Cividale e Milano, hanno chiuso ogni velleità di evitare i playout. Il nostro destino sarà quello, molto probabilmente con il fattore campo a sfavore, e ad oggi finire 18esimi o 19esimi ci cambia davvero poco, perchè non è chiaro chi affronteremo".
La Sella Cento invece gioca per salvarsi direttamente. Se lo aspettava?
"Va dato grande merito al loro lavoro, perchè alla ventesima giornata erano in ben altra situazione e sono stati molto bravi a vincere tre trasferte chiave. Hanno sicuramente più punti di ciò che pensavo, perchè li ritengo parte di quel gruppo di squadre che, come noi, erano da zona playout. Per questo domenica li aspettiamo agguerriti e motivati, peraltro si giocherà conoscendo già il risultato di Cremona-Livorno, sabato sera".
Nardò meno motivata della Sella dunque, visto che sa già che il suo destino passerà dagli spareggi?
"No, la motivazione deve esserci anche per noi, soprattutto dopo la prova orribile di Livorno, ma è indubbio che a tre giornate dalla fine Cento si giochi tantissimo, soprattutto se Cremona dovesse raggiungerla".
Matteo Mecacci e Cento: un ciclo in cui si è vinto tanto e forse irripetibile. Lo rimpiange?
"Nessun rimpianto, i risultati non li cancellerà nessuno, sento ancora amici di Cento ed ex dirigenti. Forse il ciclo era già finito l’anno scorso, avrei voluto chiuderlo meglio, ma con una formula diversa il 50% di vittorie ci avrebbe comunque consentito di disputare i playoff. Era chiaro che con la riduzione di squadre in A2 il livello si sarebbe alzato ancora, e oggi una città come Cento deve puntare solo a difendere la categoria".
Mauro Paterlini
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