Sella senza assilli a Chiusi. Mecacci porta tutti a cena
Basket serie A2, la squadra ha festeggiato con lo staff a Sant’Agostino "Oggi non ci sono motivazioni particolari, ma vogliamo essere seri".
Uno degli ultimi sforzi prima del rompete le righe: questa sera, al PalaPania di Chiusi (palla a due ore 18, arbitri Tirozzi, Tallon e Bartolini), terzultimo appuntamento stagionale per la Sella, che sfida i padroni di casa di Giovanni Bassi, terzi a -2 dal secondo posto e affamati di punti salvezza. Traguardo che Cento ha invece ufficialmente raggiunto mercoledì scorso, battendo Agrigento alla Baltur Arena e conquistando la permanenza in Serie A2, l’anno prossimo ancora più appassionante con 20 squadre partecipanti a girone unico.
"Non è mai bello giocare senza niente in palio, ma per fortuna abbiamo raggiunto la permanenza nella categoria, nostro obiettivo di quest’anno – commenta alla vigilia Mecacci, in quella che sarà una delle sue ultime panchine in biancorosso –. Non so se andremo a Chiusi al completo, anche perché ci potremo permettere di far rifiatare i giocatori che in quest’ultimo spezzone di stagione sono stati chiamati ad uno sforzo eccessivo, compresi quelli che non sono ancora riusciti a recuperare dai rispettivi acciacchi. L’immagine che mi porto dietro di quest’annata? Ne ho più di una – prosegue, spendendo parole al miele nei confronti dei suoi, specialmente su Yan Moreno, veterano della Benedetto e l’elemento del gruppo a cui Mecacci è maggiormente legato. L’altra sera poi, per festeggiare il coach ha portato squadra, staff e gm Iozzelli a cena a Sant’Agostino –. Forse la migliore si racchiude nel post-gara di mercoledì contro Agrigento –prosegue –, con l’abbraccio assieme ai ragazzi, dopo che Moreno mi aveva sollevato. Sono contento per Yan, abbiamo lavorato tanto assieme, è partito dalla retrocessione ed è stato decisivo in questa salvezza: me lo porterò dietro per sempre". Salvi si, ma l’impegno, avverte Mecacci, non mancherà. "E’ vero, motivazioni particolari non ce ne sono, ma esiste la serietà. Non vogliamo lasciarci andare e dobbiamo essere seri, anche se fisiologicamente è normale che la tensione agonistica non sarà la solita".
Giovanni Poggi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su