Unieuro: una marcia trionfale nel girone di ritorno verso i playoff
L'Unieuro domina il girone di ritorno con 7 vittorie su 8 contro le big, puntando a un ruolo da protagonista nei playoff.

L'Unieuro domina il girone di ritorno con 7 vittorie su 8 contro le big, puntando a un ruolo da protagonista nei playoff.
L’Unieuro nel girone di ritorno contro le big ha cambiato marcia, soprattutto fra le mura amiche del Palafiera. I numeri parlano chiaro. Delle dodici avversarie che lottano per la miglior posizione tra nei playoff o nei play-in, l’Unieuro ne ha affrontate 4 nel girone d’andata battendone 2 (record del 50%), mentre nel girone di ritorno su 8 gare disputate contro avversarie di alta classifica ne ha vinte 7 (87%). In totale 9 su 12 (75%).
Nella prima fase gli uomini di coach Antimo Martino avevano superato Verona (92-86 dopo due tempi supplementari) e largamente Pesaro 71-50, mentre avevano alzato bandiera bianca contro Cantù che è passata 71-76 e contro Rieti che vinse 64-65 con il famoso ultimo tiro di Harper che sembrava da tre e che invece gli arbitri hanno ritenuto valesse solo due punti. È arrivata la sconfitta nella prima gara di ritorno contro Cividale 79-82. Poi i romagnoli hanno inanellato sette vittorie consecutive che sono un bottino significativo e che sono particolarmente di buon auspicio in vista delle sfide dei playoff.
L’Unieuro ha iniziato la sua cavalcata vincente contro i top team sconfiggendo Rimini nel derby della 3ª giornata (78-73), poi ha superato Torino (allora in crisi, ma oggi in grande spolvero) alla 5ª per 80-61, Udine 82-76 alla 7ª, poi Avellino 86-85 grazie alla bomba decisiva di Parravicini nel 14° turno a cui hanno fatto poi seguito tre giorni dopo la vittoria contro Milano 94-74, quella contro la Fortitudo 67-58 nella giornata numero 17 e quella di sabato scorso contro Brindisi nel penultimo turno per 67-58.
Vittorie che hanno permesso ai biancorossi di risalire in classifica ma che hanno avuto anche un altro scopo, vale a dire quello di lanciare un messaggio: Forlì c’è, è viva e lotterà fino alla fine per disputare un playoff da protagonista. Da questa serie positiva si evince anche come l’Unieuro sia cresciuta, abbia trovato equilibri da tempo ricercati e saltuariamente emersi e sia stata anche capace di elevare il suo livello di gioco e di migliorare proprio contro le squadre più forti e temibili del campionato. Se escludiamo il successo contro Avellino arrivato grazie alla provvidenziale tripla di Parravicini a tre secondi, troviamo due affermazioni facili contro Torino e Milano e le altre comunque meritate e senza troppe sofferenze finali.
Andando a guardare nelle pieghe di questi otto scontri d’alta quota, ci accorgiamo che Demonte Harper ha sempre chiuso in doppia cifra per punti segnati (non giocò contro Cividale e Rimini). Lo hanno avvicinato Perkovic (7 su 8, è rimasto sotto quota 10 contro la Fortitudo) e Raphael Gaspardo (5 su 8). Il capitano Daniele Cinciarini è riuscito a elevare il suo contributo offensivo oltre 10 per tre volte, così come il poco appariscente ma sempre utilissimo Riccardo Tavernelli.
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