Agostini visto da Zini: "Niente contraccolpi"

Nuovo allenatore del Pontedera, il commento dello staff tecnico "Ci sarà continuità e il mister farà valere la sua grande esperienza di calciatore".

12 giugno 2024

Per il terzo anno di fila Daniele Zini farà parte dello staff tecnico del Pontedera. Il rinnovo, per lui e per gli altri componenti (niente accordo invece con il preparatore dei portieri Biato), è stata una delle priorità della società, non disposta a vedersi "soffiare" i suoi uomini. In realtà Zini, che compirà 51 anni venerdì, è nel club granata dal 1999 con una parentesi di 4 anni al Cagliari.

Sarà contento di questo rinnovo.

"Lo prendo con grande piacere perché significa che la società ha pensato a me e agli altri componenti dello staff per ripartire con un nuovo progetto. E quando c’è questa attenzione può fare solo piacere. Credo che i motivi per cui accadono queste cose siano tanti e riguardino ovviamente la sfera professionale ma anche la qualità dei rapporti umani che si è creata tra noi".

Per voi parla comunque un bilancio sportivo positivo.

"Il bilancio dell’anno sorso, ma è meglio dire di questi due anni, è sicuramente positivo in quanto al di là dei risultati ottenuti si è creato un modo di giocare che ha appassionato i tifosi".

Del nuovo allenatore Agostini cosa dice? Lo conosceva già?

"Sì, l’ho conosciuto a Cagliari. Non ci ho mai lavorato insieme perché quando prese la Primavera io allenavo l’Under 17. E siccome l’Under 18 non c’era, spesso ci relazionavamo. Sono contento che sia venuto, perché lui, Canzi e io siamo tutti figli della... filosofia cagliaritana e quindi conosco il suo modo di pensare, di lavorare, e anche io ho sposato questa linea. In base alla quale la cosa più importante è il progetto comune e non il singolo ruolo occupato nello staff".

Secondo lei il passaggio da Canzi ad Agostini porterà contraccolpi?

"Non credo. Credo sia più corretto parlare di aggiustamenti, perché sapendo come lavora sul campo dal punto di vista metodologico Alessandro (Agostini, ndr), sarà solo un proseguimento del lavoro fatto in questi due anni. Penso quindi che ci sarà continuità e che il mister possa far valere la sua grande esperienza di calciatore".

Lei passa da vice allenatore a collaboratore. Cosa cambia?

"Come ho già detto, non conta il ruolo, conta il progetto comune. Ho la fiducia della società, dei direttori, di Alessandro e quindi sono pronto come sempre a dare il mio contributo affinché questo nuovo progetto ottenga almeno gli stessi risultati di quelli raggiunti con Canzi".

Ritiene che esistano le basi per riuscirci?

"Sappiamo che non sarà facile ripetere le ultime due stagioni, ma la vita è fatta di sfide e direi che tutti nel Pontedera siamo pronti a raccogliere questo guanto di sfida per arrivare ai traguardi voluti".

Stefano Lemmi

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