Arezzo, Pattarello estasi e tormento. Ora Bucchi non può farne a meno

Classe ’99, ha messo la firma in 20 dei 37 gol totali, portando 13 punti in più fondamentali per i plyaoff

di LUCA AMOROSI
25 marzo 2025
Il tecnico amaranto Cristian Bucchi

Il tecnico amaranto Cristian Bucchi

Emiliano Pattarello è un po’ tormento e un po’ estasi, come recitava uno striscione di tanti anni fa. Di questa squadra che non ha mai trovato continuità, di prestazioni ancor prima che di risultati, il numero 10 è il simbolo ideale, nel bene e nel male. Oggetto misterioso nei primi mesi, trascinatore da un certo punto in avanti. Fino all’equilibrio (si fa per dire) di oggi: il mancino veneto ha segnato tre dei sette gol totali sotto la gestione Bucchi. Uno con una zampata in area contro la Ternana, uno al sette con una punizione magistrale contro la Spal e quello decisivo di sabato scorso con un fendente a pelo d’erba da fuori area. Tre gol diversi per tipo di esecuzione che confermano le diverse qualità del classe 1999 e che hanno fruttato sei dei dodici punti conquistati con la nuova guida tecnica. Esattamente la metà.

Anche allargando il campo a tutta la stagione, si può osservare che l’impatto di Pattarello su questo Arezzo resta su questi termini. Trentatré presenze e 14 gol, una media di uno ogni 163’: niente male per un giocatore a cui era sempre mancata la concretezza per il salto di qualità. Nei primi mesi, quando la fiducia era sotto i tacchi e le gambe non giravano, il numero 10 si è tenuto a galla con tre reti, tutte su rigore, contro Pineto, Legnago e Ascoli. Fino all’improvviso exploit con la Pianese che ha svoltato la sua stagione: un poker di gol che non si vedeva dal 1999 con Bazzani. Pattarello era nato da pochi mesi. Da quell’epifania nella nebbia, Pattarello ha segnato altri sette gol, distribuiti in modo più regolare: il rigore vittoria a Campobasso una settimana dopo, le tre reti di fila con Pineto, Legnago e Pontedera e appunto le ultime tre citate prima. Riassumendo, Pattarello ha messo lo zampino in 20 dei 37 gol totali degli amaranto, se contiamo anche i tre assist serviti a Iori, Gaddini e Ogunseye con Campobasso, Gubbio e Rimini. Di fatto, c’è il suo nome in oltre la metà delle reti.

Per quanto riguarda l’impatto dei suoi gol, questi hanno portato tredici punti in più, senza i quali gli amaranto sarebbero fuori dai playoff. Difficile dire che Arezzo sarebbe stato senza di lui: può darsi che la squadra avrebbe trovato equilibri diversi, che sarebbe arrivata al gol in altri modi o che altri avrebbero segnato di più. Sta di fatto che questo Arezzo non può prescindere da lui, pur con i suoi alti e bassi.

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