Arezzo, una battuta d’arresto per crescere. Troise e una tenuta difensiva da ritrovare

Contro una big come la Ternana la retroguardia si è lasciata sorprendere con troppa facilità. La reazione nella ripresa lascia ben sperare

1 ottobre 2024
Arezzo, una battuta d’arresto per crescere. Troise e una tenuta difensiva da ritrovare

Emanuele Troise, 45 anni, dopo la Ternana prepara la trasferta di Sassari

di Andrea Lorentini

AREZZO

Se quello contro la Ternana era il primo esame di maturità per l’Arezzo in questo campionato, gli amaranto hanno di che recriminare, ma anche di che essere fiduciosi per il futuro, a patto di fare tesoro degli errori. Un ko che non suona come una bocciatura, ma che anzi, deve servire da lezione. I novanta minuti del Comunale, al cospetto di una delle formazioni più attrezzate per la promozione in serie B, hanno detto che contro squadre di prima fascia certe distrazioni difensive non si possono concedere, ma al tempo stesso, il finale di primo tempo e l’intera ripresa hanno dimostrato che le potenzialità per giocarsela contro le migliori del girone, questo organico le possiede. Sulla sconfitta ha inciso in maniera determinante l’approccio con due reti concesse dopo appena un quarto d’ora, la prima addirittura trascorsi una manciata di secondi. In particolare lo 0-1, subito al primo giro d’orologio sul calcio d’inizio a proprio favore, ha stravolto il piano gara di Troise. Contro la Ternana sono tornati a galla alcune lacune difensive che erano state mascherate nelle tre precedenti gare contro Legnago, Pontedera e Gubbio dove la porta di Trombini era rimasta inviolata.

Evidente che quando il livello degli attaccanti avversari si alza, certe fragilità emergono. Sul banco degli imputati è finito, sopratutto, Del Fabro. Per il centrale un’altra prestazione incerta. Doveva essere uno dei leader là dietro, si sta rivelando, in questo avvio, l’anello debole della catena difensiva. Troise l’ha sostituto nella ripresa riportando Lazzarini al centro. Più in generale sul centro-destra difensivo la coperta è corta in questo momento. Con Del Fabro in difficoltà, con Montini costantemente ai box per guai fisici e Bigi non ancora pronto, Troise ha dovuto adattare sia Renzi che Lazzarini con risultati non sempre confortanti. Come si può vedere dal grafico pubblicato in pagina, dei 10 gol subiti dall’Arezzo in stagione tra campionato e coppa Italia, 4 sono stati subiti proprio in quel lato del campo. Di fatto la metà.

Ecco allora che in vista della trasferta di Sassari qualche soluzione va trovata. Il rientro di Chiosa offre un’opzione in più. Non è esclusa una coppia tutta mancina al centro, formata dall’ex Entella e Righetti che si sta dimostrando vispo e concreto. Le note positive non si fermano solo a lui. Tavernelli è in crescita costante, Guccione sta tornando sui suoi standard di rendimento, Santoro porta geometria in mezzo al campo, Chierico dinamismo e freschezza. Insomma, i motivi per guardare avanti con ottimismo non mancano anche se domenica il Cavallino farà tappa su un campo ostico per un secondo esame di maturità dove dovrà dimostrare di aver già appreso la lezione.

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