Arezzo, vittoria da playoff. Gucci da dieci e lode: due gol per sognare
L’attaccante fiorentino decide la partita con la Recanatese nella ripresa. Venerdì sera lo scontro in casa della Spal è già decisivo. In tribuna il vescovo.
Torna al gol Gucci e torna a vincere l’Arezzo dopo cinque turni di astinenza. Il centravanti fa doppietta e in un colpo solo ritrova la rete dopo due mesi esatti e raggiunge per la prima volta in carriera la doppia cifra tra i professionisti. L’Arezzo ha vinto anche per Minghelli, ricordato a vent’anni dalla scomparsa con una coreografia della curva. In tribuna era presente anche il vescovo Andrea Migliavacca, accompagnato da don Alvaro Bardelli.
Indiani lascia in panchina Mawuli, Settembrini, Chiosa e Guccione e punta sui giovani: Damiani e Bianchi in mediana, Gaddini esterno a sinistra, Masetti insieme a Polvani in difesa. Il primo sussulto della partita è al quarto d’ora, quando Catanese, ben servito in area da un cross di Lazzarini dopo un pregevole scambio con Pattarello, cicca la conclusione e gli ospiti si salvano in corner.
Sul calcio d’angolo seguente Pattarello cerca direttamente la porta ma Meli è attento.
L’Arezzo fa la partita e trova con continuità gli esterni, soprattutto Pattarello a destra. Al 28’ è lui a entrare in area e crossare basso, Gucci recupera una palla che sembrava persa e spara in porta, ma Meli para.
Nel finale di prima frazione è un assedio: Pattarello a destra fa il diavolo a quattro ma a centro area non sono altrettanto ispirati e così al 38’ Catanese mastica un’altra palla gol clamorosa in area piccola.
Il primo tempo termina così a reti bianche nonostante la supremazia amaranto.
Dopo l’intervallo Mawuli sostituisce uno spento Bianchi in mediana e l’Arezzo riprende da dove aveva finito, cioè attaccando. Dopo appena tre minuti Catanese spalanca la via del gol a Gucci, che però spara addosso a Meli da buona posizione.
La porta sembra stregata ma alla fine il muro marchigiano cede quando Gaddini calcia una punizione tesa in area dove lo stesso Gucci svetta di testa e buca Meli. Vantaggio meritatissimo per gli amaranto, che dieci minuti dopo raddoppiano con un gol fotocopia: punizione del numero 11, incornata sul secondo palo del centravanti.
La partita in pratica finisce qui, col Cavallino che negli spazi va vicino al tris, continuando concedere pochissimo a una squadra ospite alla deriva. Tre punti fondamentali per il Cavallino, che allontana così lo spettro dei playout e rilancia le proprie ambizioni playoff.
Venerdì sera alle 20.45 la trasferta a Ferrara in casa della Spal in zona playout potrebbe già rappresentare un bivio decisivo del campionato.
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