Calcio giovanile. Carpinello, allenamenti e partite vengono ripresi con un drone
L’idea della società grazie ad alcuni genitori. Le riprese vengono poi. mostrate ai ragazzi.
Nella periferia di Forlì, c’è una realtà calcistica che da qualche anno porta avanti un progetto innovativo che pone il calcio al centro di un percorso educativo oltre che tecnico. Per coniugare la crescita tecnica a quella personale, poggiando, in controtendenza, le sue solide fondamenta sullo stretto rapporto di collaborazione con le famiglie. È il Carpinello Forlì 1919. Un centinaio di giovani atleti che mette in pratica un’iniziativa decisamente innovativa.
A partire dalle categorie dei più piccoli, dei Piccoli Amici e i Primi Calci (bimbi fra 5 e 7 anni), per poi passare a Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi, il calcio è presentato come strumento per imparare a gestire le emozioni positive e negative nel proprio percorso di vita. Con le famiglie il confronto è quotidiano e condiviso anche attraverso un ritrovo a tavola o una festa societaria.
Il Carpinello Calcio è anche crescita tecnica attraverso l’introduzione innovativa delle riprese degli allenamenti e delle partite fatte anche con il drone. Grazie al supporto di alcuni genitori, infatti, da questa stagione le gare dei ragazzi vengono riprese da diverse angolazioni e poi riproposte ai ragazzi nella sala video allestita all’interno del salone parrocchiale di Carpinello. Il tutto grazie al supporto di dirigenti e allenatori che, con passione e sacrifico, credono fortemente in un calcio giovanile diverso da quello che si pone come obiettivo ultimo la creazione di affermati campioni. Una proposta diversa, intrigante e alternativa, per vivere il calcio in modo sano. Questo trova riscontro nella prima squadra composta dai ragazzi che, dopo aver vinto il campionato amatoriale del Csi, partecipano da due anni alla Terza Categoria della Figc, nel quale anno scorso sono arrivati fino alla semifinale dei playoff. Per la società la vittoria più grande è aver cresciuto questi ragazzi che da piccoli vestono le maglie di un calcio di periferia che merita, di certo, qualche riflettore in più.
Franco Pardolesi
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