Caos a Carpi, c’è il reclamo Il Prato ricorre al giudice
La società biancazzurra ha annunciato di volersi rivolgere alla giustizia sportiva. Commini: "La situazione si doveva risolvere in campo consentendo il pareggio".
Il Prato ha inoltrato regolare preannuncio di reclamo chiedendo al giudice sportivo di non omologare il risultato della sfida giocata domenica scorsa a Carpi. Un gesto dovuto, forse, per quanto accaduto domenica pomeriggio nei minuti di recupero della partita, con il gol vittoria dei padroni di casa (3-2) realizzato da Saporetti con un gesto che è parso di evidente antisportività, trattandosi di un pallone che lo stesso Carpi aveva restituito al Prato e che la difesa ospite stava lasciando scorrere, immobile, fra le braccia del proprio portiere prima che ci si avventasse l’attaccante avversario. Staremo a vedere se poi i biancazzurri daranno seguito al preannuncio e presenteranno effettivamente un reclamo ufficiale. Così come si attendono le decisioni del giudice sportivo per i fatti avvenuti subito dopo in campo e, forse, anche nel tunnel che conduce agli spogliatoi.
Dal campo, in un primo momento, dopo le scaramucce e i tafferugli che sono seguiti al gol di Saporetti, sono stati espulsi Casucci e l’allenatore del Prato, Lucio Brando (accusato da alcuni addetti ai lavori locali anche di essere stato fra i protagonisti del prosieguo della lite con la punta di casa, che parrebbe aver avuto la peggio nel tunnel degli spogliatoi). Resta da capire cosa effettivamente il direttore di gara abbia scritto nel referto, di che entità saranno le squalifiche e se arriveranno altre sanzioni a carico di tesserati dell’una e dell’altra parte.
"Bisogna distinguere due momenti diversi di questi deprecabili episodi che si sono visti nel finale della partita. Rimane il gesto antisportivo del Carpi, al quale faccio i miei complimenti per la vittoria e per la grande sportività e al quale mando anche un grande in bocca al lupo per il prosieguo del campionato – spiega il patron del Prato, Stefano Commini (foto) –. Nessuno della società finora ha preso le distanze dall’accaduto. La questione andava risolta sportivamente sul campo, consentendo il pareggio e poi giocandosi i minuti rimanenti alla pari. Un’allerta per le altre squadre del girone, ora sapete con chi avete a che fare".
C’è poi un altro aspetto, che è quello della reazione scomposta di molti tesserati biancazzurri subito dopo il gol di Saporetti, sul quale il numero uno della proprietà si vuole soffermare: "Umanamente capisco il momento e che uno possa perdere un attimo la testa di fronte ad un gesto così grave da parte della squadra avversaria. Ma sono episodi che non devono succedere, per nessun motivo, e che non sono giustificabili, a maggior ragione da parte dell’allenatore, che dovrebbe contenere i suoi giocatori in questi casi – insiste Commini –. Così si rischia di aggiungere ulteriori penalizzazioni alla beffa di aver già perso tre punti in questo modo. La società laniera ha un regolamento interno che prevede già la possibilità di comminare delle multe e sono sicuro che, tramite i suoi dirigenti, aspetterà di conoscere le eventuali sanzioni del giudice sportivo per valutare ulteriori azioni nei confronti di chi si è reso protagonista di questi comportamenti".
Leonardo Montaleni
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