Cardella, Tascini e Pinzauti a ’zero’. La Pistoiese chiama le sue punte
Nel reparto offensivo orange solo Sparacello si è già sbloccato: ma senza gol è dura stare là davanti
Nell’analizzare i numeri della Pistoiese, uno dei primi dati che salta all’occhio è la vena realizzativa del club arancione che presenta ancora notevoli margini di miglioramento. Partiamo dai numeri: i cinque gol realizzati in altrettante gare di campionato (cinque in sei partite se si considera anche la gara di Coppa Italia) pone la Pistoiese al decimo posto nella graduatoria delle reti messe a segno, a pari merito con Tuttocuoio e Piacenza, la quale per inciso ha già optato per il cambio d’allenatore esonerando Stefano Rossini. Al comando di questa speciale classifica c’è il Tau con ben 12 marcature, seguito dal Forlì con 11 e da Sasso Marconi, Imolese e Cittadella Vis Modena con 8. Guardando la classifica "ordinaria", si può notare come siano proprio queste le formazioni che occupano i primi cinque posti della graduatoria. Tradotto: i gol portano vittorie e punti. Ma questa non è certo una novità. Ciò che ne consegue però, tornando a parlare nel dettaglio degli arancioni, è che la Pistoiese ha bisogno quanto prima di togliere la polvere dagli scarpini dei propri attaccanti. Delle cinque reti siglate solo due portano la firma di un giocatore offensivo, ovvero Sparacello, mentre gli altri giocatori iscritti nei tabellini sono Kharmoud, Basanisi e Cuomo. Non c’è dunque nessuna traccia, alla casella gol segnati, di Cardella, Tascini e Pinzauti, seppur le motivazioni siano diverse per ognuno dei tre attaccanti.
L’ex Lecco, l’ultimo arrivato, proveniva da un mese senza gare ufficiali prima di giocare titolare contro Ravenna e Lentigione. I numeri della sua carriera raccontano come non sia mai stato un bomber, tant’è che l’ultima stagione in doppia cifra risale al 2017 e tra i pro non ha mai raggiunto i 10 gol, ma piuttosto una seconda punta di affiancare ad un centravanti più strutturato. A tale identikit risponde Federico Cardella, arrivato con grandi aspettative in estate ma ancora a bocca asciutta. Dopo le prime due partite da titolare, è subentrato contro Progresso e Lentigione, cogliendo anche un palo, ed è rimasto in panchina col Ravenna. Nelle ultime annate era sempre riuscito a sbloccarsi nelle prime partite e per trovare un digiuno iniziale più lungo di quello attuale bisogna tornare al 2019/20, quando la prima rete col Latina arrivò alla 14esima giornata. Tascini è invece un attaccante che già in passato ha alternato stagioni positive ad altre più altalenanti. Lo scorso anno ha siglato 15 gol col Trestina, ma quello prima solamente due in maglia Forlì. Nel 21/22 ha messo a referto 15 reti ma tutte nella seconda metà di stagione con la Pianese, mentre nei primi tre mesi al Follonica Gavorrano non aveva mai trovato la via del gol. Situazioni dei singoli a parte, ciò che si Giacomarro si augura è che i propri bomber riescano a sbloccarsi quanto prima, perchè il valore assoluto dei tre attaccanti non può essere messo in discussione. Domenica contro il Tuttocuoio ci sarà, almeno, una prima volta?
Michele Flori
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