Carpi fatale per Agostini, arriva l’esonero. Un Pontedera nervoso mostra i limiti in difesa

Un’ora dopo la cocente sconfitta in Emilia la società granata annuncia di aver interrotto il rapporto con l’allenatore

6 ottobre 2024
Carpi fatale per Agostini, arriva l’esonero. Un Pontedera nervoso mostra i limiti in difesa

Agostini finisce la sua avventura nel Pontedera. Sotto, Italeng (foto Bongianni/Germogli)

CARPI

2

PONTEDERA

1

CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Tcheuna, Zagnoni, Rossini, Calanca (36’ st Panelli); Forapani (13’ st Amayah), Mandelli, Contiliano; Puletto (24’ st Figoli); Saporetti, Sall (24’ st Gerbi). A disp: Pezzolato, Lorenzi, Verza, Zoboletti, Cecotti, Mazzali, Nardi, Sereni, Stanzani. All. Serpini.

PONTEDERA (3-4-2-1): Tantalocchi; Pretato (26’ st Cerretti), Martinelli (26’ st Corona), Espeche; Perretta, Sala, Ladinetti, Ambrosini; Ragatzu (18’ st Van Ransbeeck), Ianesi; Italeng. A disp: Calvani, Vivoli, Vanzini, Gagliardi, Maggini, Coviello, Pietra, Benucci. All. Agostini.

Arbitro: Gemelli di Messina.

Marcatori: 4’ pt Tcheuna (C); 30’ st Italeng (P), 32’ st Gerbi (C).

Note: spettatori 937; espulso Italeng al 39’ st; ammoniti Pretato, Martinelli, Sorzi, Ambrosini, Italeng, Ladinetti, Rossini; angoli 4 a 13.

Carpi (Mo) - E’ finita a Carpi l’esperienza di Alessandro Agostini sulla panchina del Pontedera. La quinta sconfitta in 8 giornate, quarta nelle ultime cinque, è stata fatale al debuttante tecnico granata, al quale la società in settimana aveva dato fiducia, ma solo in relazione al conseguimento di un risultato positivo. Invece poco più di un’ora dopo la fine della partita è arrivato il comunicato ufficiale dell’esonero del tecnico, al termine di un 2-1 che lascia i granata a quota 7 punti dopo 8 giornate, nelle posizioni di rincalzo della classifica. Agostini paga per i risultati negativi, ma la squadra ha dimostrato di avere necessità di essere rinforzata nel reparto difensivo: è lo stesso dell’anno scorso (tranne Cerretti, che faceva l’esterno, per Calvani) che chiuse la stagione subendo 54 gol in 38 partite, alla media di 1,42 a gara. Quest’anno con i due gol incassati dal Carpi sono 13 in 8 giornate, per una media di 1,62, quindi peggiore. E quando subisci sempre gol – tra amichevoli, Coppa e campionato, ossia 13 partite, c’è stato un solo clean sheet, con la Pianese in Coppa – non è semplice doverne segnare sempre uno in più per vincere. Tra l’altro il modo in cui ieri è arrivata la seconda rete del Carpi ha messo a nudo tutti i limiti: al 32’ della ripresa Saporetti ha preso palla nella sua metà campo, in velocità ha lasciato dietro Espeche e a campo apertissimo ha servito Gerbi che da dentro area ha appoggiato in rete. Erano passati appena 3’ dal bel colpo di testa di Italeng (cross di Perretta) che aveva ristabilito la parità dopo una lunghissima rincorsa del risultato, iniziata dal vantaggio locale dopo appena 4’ con un colpo di testa del liberissimo Tcheuna, mantenuta viva da due interventi super di Tantalocchi su Puletto al 16’ e Zagnoni al 17’, e accarezzata con conclusioni insidiose dei vari Ragatzu, Ianesi e Sala. Ma il nuovo vantaggio del Carpi ha messo in evidenza anche limiti caratteriali, con la squadra che anziché ragionare si è innervosita, tanto da rimanere in dieci (rosso diretto a Italeng al 39’) complicando così la speranza di una nuova rimonta.

Stefano Lemmi

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