Carrarese Calabro contro il suo passato: "A Catanzaro ho lasciato un ottimo ricordo"

Il tecnico è consapevole di trovare un ambiente caloroso: "Noi andremo là con umiltà ma con l’ambizione di fare risultato"

di GIANLUCA BONDIELLI
31 agosto 2024
Il tecnico Antonio Calabro accanto all’ad Simone Pasciuti

Il tecnico Antonio Calabro accanto all’ad Simone Pasciuti

Catanzaro è un ritorno al passato per il mister Antonio Calabro che nell’ambiente giallorosso ha lasciato un ottimo ricordo da allentore.

Che effetto le farà tornare allo stadio Nicola Ceravolo e che accoglienza si aspetta?

"Dovunque sono stato, un po’ per i risultati un po’ per l’aspetto umano, fortunatamente vengo ricordato bene ma Catanzaro è un qualcosa di particolare. E’ una piazza dove si respira profumo di Serie A con responsabilità alte. Io ho avuto l’onore di far parte di quel contesto e iniziare un progetto. Quando arrivai c’erano le ceneri della precedente gestione e soltanto chi era accanto a me come il presidente ed il direttore sa quanti sacrifici abbiamo dovuto fare per mettere delle basi importanti. Ritorno a Catanzaro da avversario ma da parte mia mai da nemico".

Che ci può dire sull’ambiente che troverà la Carrarese?

"L’ambiente di Catanzaro è caloroso e quando giochi in casa ti trascina ma ha anche palato fine a livello calcistico ed è pretenzioso. Dopo una sconfitta la situazione non è mai idilliaca ma conoscendo il pubblico sarà accanto alla squadra spingendola alla ricerca della prima vittoria. Noi andremo là con umiltà ma anche con la consapevolezza di avere un’identità e con l’ambizione di fare risultato".

La Carrarese non ha ancora fatto punti in trasferta. E’ un tabù?

"Non lo è assolutamente. Ho già espresso, ripetutamente, la mia soddisfazione legata all’atteggiamento della squadra anche durante le sconfitte contro Cesena e Cremonese. Tutto passa dalla prestazione. Per prima cosa è importante fare quella e poi deve essere suffragata dal risultato".

Negli ultimi giorni ci sono stati diversi nuovi acquisti. Cosa possono portare alla causa azzurra?

"Sono giocatori che per un verso o per l’altro ci daranno una mano; chi da subito, chi più avanti perché ha bisogno di tempo. La società ha delle strategie che sta portando avanti e devo farle i complimenti perché ho visto in lei la voglia di fare il massimo al di là di quello che si è concluso. Non sta lesinando sforzi per garantire una squadra competitiva. Falco si sta allenando a parte e speriamo di averlo a disposizione dopo la sosta. Guarino è un centrale 2004 nazionale Under 21 di grande prospettiva. Come Hermannsson può giocare sia in mezzo che a destra".

Un commento sull’esonero di Pirlo?

"Mi sembra inconcepibile mandar via un allenatore dopo tre partite. Significa non credere nel progetto. Mi fa specie che siano sempre e solo gli allenatori i primi a pagare".

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