Carrarese Zanon, il padrone della fascia destra: "Ringrazio i tecnici che hanno creduto in me". Il laterale azzurro ha aperto con un gol e chiuso con un assist i playoff: "Dedico la promozione alla mia compagna Elisa e ai miei genitori"

Il giovane calciatore Simone Zanon, da serie D a Serie B con la Carrarese: una promozione speciale, emozioni e sacrifici, prontezza per il salto di categoria.

di GIANLUCA BONDIELLI
13 giugno 2024

Sino a un paio d’anni fa giocava in serie D e adesso, a 23 anni se ne va in Serie B. E’ la favola del meranese Simone Zanon diventato il padrone della fascia destra della Carrarese.

Ti aspettavi di giocare così tanto e bene?

"All’inizio no. Devo ringraziare prima Dal Canto e poi Calabro che che mi hanno dato tanta fiducia. Come esterno a tutta fascia avevo giocato solo in Primavera a Napoli poi avevo fatto sempre il terzino. Mi c’è voluto un po’ per interpretare il ruolo con più spinta ma dopo ho acquisito sempre più fiducia".

Questi playoff li hai aperti e chiusi tu gol iniziale a Perugia e l’assist per Finotto col Vicenza...

"E’ una cosa che mi sentivo. L’avevo detta solo ai miei genitori e alla mia ragazza. Avevo aperto le danze ed ero convinto che le avrei anche chiuse ed è andata proprio così".

Il momento più brutto e più bello della stagione?

"Il più brutto la squalifica che non mi ha permesso di giocare la finale d’andata col Vicenza in uno stadio del genere. Il più bello il triplice fischio finale di domenica. Non sono riuscito a trattenere le lacrime dall’emozione".

All’inizio immaginavi potesse finire così?

"Noi da dentro eravamo consapevoli di avere dei valori forti e ci abbiamo sempre creduto. Fuori, però, nessuno ci dava per favoriti e vincere così è stato ancora più bello. Abbiamo fatto ricredere tutti".

Tu sei giovanissimo ma già specialista in promozioni.

Questa è la più bella?

"Ne avevo già fatte due dalla serie D alla C con Seregno e Sangiuliano City ma qui a Carrara ho sentito ancora di più il calcio vero. Ogni promozione è bellissima ma posso dire che questa è la più speciale. Questi giorni seguenti poi sono bellissimi, abbiamo risvegliato la città".

In semifinale col Benevento sei partito fuori ma quando sei entrato sembri una furia...

"Ai play off giocare o non giocare contava poco, l’unica cosa che contava era passare al turno successivo. Io ogni volta che partivo titolare o entravo in corsa volevo dare quel qualcosa in più e penso di esserci riuscito".

Hai una dedica da fare?

"Devo dire grazie a Elisa, la mia ragazza, che ha vissuto qui con me a Carrara e non è facile stare con un calciatore e naturalmente ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici da quando ero piccolo per farmi giocare".

Ti senti preparato per giocare in serie B?

"Sembra incredibile. Sono uscito non benissimo dalla Primavera del Napoli e non mi voleva nessuno. Ho dovuto fare due anni di gavetta in serie D. Col mio procuratore l’anno scorso ho deciso di restare un altro anno in C al Sangiuliano per farlo da protagonista e ora c’è stata questa ulteriore crescita alla Carrarese. Mi sento pronto per fare la B e lasciare il segno anche lì dando il mio contributo".

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