Certaldo, un punto d’oro. Imbrigliata la capolista
Al Comunale finisce a reti bianche al termine di una gara con poche emozioni. La chance più ghiotta capita comunque ai valdelsani con Akammadu.
CERTALDO
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RAVENNA
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CERTALDO: Fontanelli (75’ Bruni), Orsucci, De Pellegrin, Borboryo, Nunziati, Zanaj, Gargiulo (85’ Bassano), Becucci (75’ Di Leo), Pagliai, Gozzerini (63’ Bouhamed), Akammadu. A disp. Barducci, Pampalone, Innocenti, Romei, Razzanelli. All. Ramerini.
RAVENNA: Cordaro, Boccardi, Esposito, Magnanini, Marino, Mancini, Alluci, Sare, Nappello (67’ Agnelli), Sabbatani (70’ Varriale), Tirelli (82’ Vinci). A disp. Rossi, Gobbo, Ravaglia, Spezzano, Zattini, Calandrini. All. Gadda.
Arbitro: Leone di Arezzo (assistenti Passeri di Roma e Esposito di Formia).
Note. Ammoniti De Pellegrini e Orsucci per il Certaldo, Boccardi per il Ravenna.
CERTALDO – Le premesse erano di quelle più difficili, al Comunale di Certaldo si è presentata la capolista di questo Girone D di Serie D: il Ravenna. Una società prestigiosa che arrivava da 29 punti in 14 gare, con un parziale di 8 successi e 5 pareggi. A questo Certaldo serviva un’impresa per riuscire a portare a casa un risultato che gli permettesse di restare aggrappato alla lotta salvezza. L’impresa della vittoria non è arrivata, ma in compenso la squadra di mister Ramerini ha ottenuto un punto preziosissimo e significativo. Una prestazione, quella dei locali, che ha offerto grinta, caparbietà e aggressività: tutti aspetti che hanno contribuito a fermare sullo zero a zero la prima forza di questo campionato.
Una partita con tanti scontri in mezzo al campo, una gara combattuta più dal punto di vista fisico che a livello qualitativo e tecnico. Le concrete occasioni da segnalare sono veramente poche. Un Certaldo coraggioso che non ha mai rinunciato a giocare e a tessera la propria manovra: nel primo tempo il più pericoloso dei viola è Akammadu, che al 32’ riceve dalla destra da Pagliai e da dentro l’area calcia di prima trovando però un attento Cordaro. Nel secondo tempo la storia non cambia, pochissime occasioni con il cronometro che scorre e dopo 9 minuti di recupero l’arbitro decreta la conclusione del match.
Niccolò Pistolesi
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