Cesena Il fattore esperienza non ha giovato
A Olbia la squadra con l’età media più alta del girone (28,09) ha voluto mettere benzina nelle gambe di De Rose e di Corazza: è andata male
C’è un dato di fatto che emerge, purtroppo, dal pesante scivolone di Olbia: il fattore esperienza si è rivelato essere un boomerang al contrario. Nella rosa delle cinque favorite, sulla carta, alla vittoria finale del girone B della serie C – Entella, Perugia, Pescara, Spal e Cesena, non necessariamente in questo ordine di pronostico – la formazione bianconera è quella che si è presentata al fischio d’inizio del primo turno con l’undici più ‘vecchio’: l’età media era esattamente di 28,09 anni (considerando per tutti l’anno di nascita, anche se per alcuni non è ancora arrivato il giorno del compleanno). Guardando il bicchiere mezzo pieno: è stato – tra virgolette – un sacrificio necessario, De Rose e Corazza necessitavano e necessitano di minuti e benzina nelle gambe dopo un’estate di noie fisiche, ragionamento identico per Varone che è stato catapultato immediatamente in campo nonostante l’arrivo in gruppo a fine agosto. Con quattro pretoriani, considerando anche Prestia, a mezzo servizio – forse, pure meno in percentuale – il pensiero di uscire sconfitti, già dalla palla al centro, non era irreale ed infatti è accaduto.
Volendo essere ottimisti, la speranza è la seguente: perdere consapevolmente un po’ di strada in avvio, ma recuperare la condizione di tutti gli uomini più importanti per poi lanciare di volata la rincorsa.
Guardando, invece, il bicchiere mezzo vuoto: non è stato solo un incidente di percorso, ma una profonda spia d’allarme. Per il modo di giocare di Toscano – basato tanto sul tasso fisico, sul ritmo e sull’aggressione – questa squadra, dopo la stagione passata corrosiva nei muscoli e anche nella testa per come è stata ultimata, andava nuovamente rivoluzionata sul mercato e non semplicemente puntellata. O quanto meno, con i big ora lontani dalla condizione, aver ancora più coraggio a lanciare oltre a Shpendi, da subito, i diversi giovani – tra cui Francesconi e Giovannini – a disposizione.
Nella formazione titolare, considerando sempre le favorite nel girone, ci sono stati ben due anni di differenza rispetto al secondo undici ‘meno’ giovane: l’Entella che nell’1-1 con l’Ancona ha schierato una formazione di età media pari a 26,09 anni. Un dislivello già notevole. Che diventa un abisso se si considera come il Pescara, vittorioso 3-1 sulla Juve Next Gen, abbia schierato un undici di partenza dall’età media di soli 22,91 anni, con addirittura nove giocatori nati dopo l’1 gennaio 2000, le uniche eccezioni Brosco in difesa e bomber Cuppone. Nonostante due pirati navigati come Siligardi (35 anni) e Antenucci (39 anni) si è rivelata decisamente più giovane anche la Spal, che ha superato 1-0 la Vis Pesaro: 25,36 anni di età media, con in campo il 18enne Parravicini e il 19enne Sits. Infine, il Perugia: 26 anni esatti, con titolare il 19enne Bozzolan. No, nessuno è stato così esperto come il Cesena, l’unica squadra ad uscire sconfitta tra le big.
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