Crisi Comacchiese, esonerato Guerriero. Possibile soluzione interna, coi fratelli Bresciani
Promozione: entrambi allenano nel settore giovanile, da dove proveniva anche il tecnico sollevato dall’incarico. Farinelli: "Molto delusi"
Un’altra panchina ferrarese a saltare è quella della Comacchiese. Il club lagunare ha deciso di sollevare dall’incarico Michele Guerriero, fatale l’ultima delle tre sconfitte consecutive in campionato, lo 0-3 interno con il Castenaso. Per il successore in riva alla laguna si è preferita la scelta interna, valorizzando gli allenatori dello staff sia perché conoscono meglio l’ambiente sia per una ragione di costi, come del resto era avvenuto nella fase finale del campionato scorso, in Eccellenza, con l’addio di Oscar Cavallari e l’arrivo di Guerriero, che allora era il tecnico della Juniores. Salvo sorprese dell’ultimo minuto sarà una conduzione a due mani, i fratelli Mauro e Matteo Bresciani, che allenano nel settore giovanile. "Biscia" Bresciani è stato uno dei bomber più prolifici negli anni novanta, specie in coppia con Manfrini, aveva allenato un paio di settimane fa la Comacchiese quando Guerriero aveva dovuto saltare la trasferta a Osteria Grande per motivi di lavoro.
Se l’operazione andasse in porto, il nuovo allenatore della Juniores diventerebbe Armando Manfrini. "Mi dispiace per Michele, paga l’inesperienza e la classifica deficitaria, ma quando i risultati non arrivano chi paga per tutti è l’allenatore – spiega le motivazioni dell’esonero il direttore sportivo Alessandro Farinelli – Siamo delusi dal rendimento della squadra, le aspettative erano altre. Con il Castenaso la prestazione è stata indecorosa, soprattutto a livello temperamentale. I giocatori non stanno rendendo, adesso hanno tempo fino a dicembre per dimostrare di meritare la Comacchiese, altrimenti prenderemo altre decisioni sul mercato. Non siamo così scarsi da incassare tre gol a partita". C’è anche chi sorride nel calcio del Delta del Po. Come il Mesola, che ha espugnato Anzola, anche se non tutto quello che luccica è oro. "Abbiamo sbagliato l’approccio – è l’autocritica del direttore sportivo castellano Edoardo Biondi – come ci era successo anche con il Trebbo. Ha fatto la differenza è stata la rosa ampia: chi è entrato ha cambiato la partita". Solo il Mesola sostiene il ritmo indiavolato della capolista Solarolo, Biondi però non crede nelle potenzialità dei romagnoli. "Come l’anno scorso è partito forte, bisognerà vedere fino a quando riuscirà a tenere. Per quanto ci riguarda viviamo alla giornata, una partita alla volta". E’ tornata al successo la Portuense, vincente a Corticella nonostante abbia giocato in inferiorità numerica. Le castagne dal fuoco le ha tirate fuori ancora una volta Melandri. "Adesso bisogna dare continuità – è la speranza del patron Antonio Cavallari – Domenica a Portomaggiore c’è l’Anzolavino e possiamo risalire in classifica".
Franco Vanini
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