Da un avvio giocato a viso aperto al ko. Cronaca di uno schiaffone al Pontedera

Un buon inizio di gara che si chiude con il palo di Ianesi. Poi gli uomini di Canzi non sono riusciti a contrapporsi alle folate del Pescara

8 dicembre 2023
Da un avvio giocato a viso aperto al ko. Cronaca di uno schiaffone al Pontedera

Da un avvio giocato a viso aperto al ko. Cronaca di uno schiaffone al Pontedera

Uno schiaffone che aiuti a tornare sulla retta strada. A questo deve servire lo 0-5 col Pescara, maturato per le reti nel primo tempo di Cuppone (16°), Merola (38°) e Milani (44°) e nella ripresa di Merola (55°) e Tommasini (67°), anche in prospettiva della sfida di domani, ancora in casa, contro il Gubbio. Nell’analisi della gara di martedì si possono individuare tre fasi distinte.

Prima fase, 1°-37° minuto. E’ la fase che si chiude con il palo di Ianesi. Fino a quel momento il Pontedera col suo 3-4-2-1 si era contrapposto bene al 4-3-3- del Pescara. La squadra di Canzi è stata subito aggressiva sui riferimenti, ha giocato a viso aperto, come ci si aspettava e come già fatto in altre partite, e si è procurata, oltre al legno colpito, un paio di occasioni interessanti in area con Catanese. La squadra di Zeman da parte sua, oltre al vantaggio è riuscita a rendersi pericolosa con una conclusione di Merola (sventata da Lewis). E’ stato un periodo caratterizzato da un sostanziale equilibrio con continui ribaltamenti che potevano far pendere l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte e con i granata abili nelle sovrapposizioni di Angori, gli inserimenti di Benedetti e Catanese, le transizioni di Ianesi, le sgroppate di Perretta e una fase difensiva comunque attenta.

Seconda fase, 38°-67° minuto. Incassato il 2-0, il Pontedera è finito k.o.. Ha perso la necessaria accortezza e non ha più saputo contrapporsi con efficacia alle folate del Pescara, che in questo modo ha avuto modo di far emergere tutte le proprie qualità dimostrandosi una squadra fortissima, la migliore vista per qualità di palleggio, profondità, velocità e collettivo. Tutte caratteristiche che solo nei dieci minuti finali prima dell’intervallo (compresi i due di recupero) gli hanno permesso di segnare due reti e colpire una traversa (Cuppone al 43°). Il Pontedera non è riuscito a fermare l’impeto degli abruzzesi, in avvio di ripresa ha fallito con Benedetti (54°) la palla di un 3-1 che forse non avrebbe riaperto il match ma comunque addolcito il severo punteggio, e si è fatto infilare altre due volte.

Terza fase, 68°-92° minuto. In questa ultima frazione non c’è stato niente da segnalare sul piano delle occasioni, mentre a livello tattico dopo il 5-0 il Pontedera con le sostituzioni di Marrone, che ha fatto il debutto in campionato, per Ignacchiti, e Ambrosini per Guidi (75°) è passato al 5-4-1 con l’intento, riuscito, di limitare i danni. Nonostante un passivo così pesante la squadra di Canzi comunque non si è mai tirata indietro e si è impegnata dal primo all’ultimo minuto. Ha avuto la sfortuna di incappare in un Pescara in serata di grazia e alla quale è riuscito davvero tutto.

Stefano Lemmi

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